In Giochi vietatiil dramma dell'esodo del 1940 fa da sfondo alla toccante storia di una ragazza orfana, interpretata da Brigitte Fossey, che si confronta con la crudeltà della guerra. Settant'anni dopo l'uscita del film, trasmesso lunedì 25 novembre alle 20.55 su Arte, la sua musica originale continua a far discutere.
Inseparabile dall'opera malinconica di René Clément, premiato con il Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, il tema musicale di Giochi vietati (1952) divenne anch'esso un cult. Se questa colonna sonora è sopravvissuta ai decenni, lo sono anche le controversie che la circondano. Dietro la dolcezza e la semplicità di questa melodia si nasconde una vasta controversia. Il chitarrista Narciso Yepes, spesso accreditato come compositore, potrebbe non essere l'autore. “Ho scritto questo romanzo per mia madre quando ero bambino“, dichiarò l'artista nel 1982, come ricordato da Radio France. Un'affermazione messa in discussione dalle analisi musicologiche.
La paternità di Narciso Yepes è messa in dubbio da un inquietante confronto con il film Arene sanguinose (1941) di Rouben Mamoulian, per il quale Alfred Newman ha composto una colonna sonora originale. I temi musicali dei due film sono quasi identici, mettendo in discussione l'idea che il primo uomo abbia creato quest'aria romantica dal nulla. Giochi proibiti. Si avanza l'ipotesi che questa famosa melodia sarebbe una reinterpretazione o un arrangiamento, piuttosto che una composizione originale.
Narciso, Alfred, Fernando o Matteo?
Alcuni ricercatori suggeriscono inoltre che la ballata potrebbe essere molto più antica, attribuibile a Fernando Sor (1778-1839), famoso chitarrista spagnolo dell'inizio del XIX secolo. Un manoscritto anonimo, datato di questo periodo, contiene una partitura simile. A causa della mancanza di menzione esplicita di Fernando Sor in questo documento, la sua attribuzione rimane incerta. Potrebbe anche essere che Matteo Carcassi (1792-1853), un altro chitarrista spagnolo dello stesso periodo, avanzi una teoria alternativa.
Nonostante i dibattiti sulla sua origine, la melodia di Giochi vietati deve gran parte del suo successo a Narciso Yepes e alla sua reinterpretazione per il cinema. È stato soprattutto grazie alla ristampa su disco negli anni '70 che questo pezzo ha guadagnato fama mondiale, diventando essenziale nell'apprendimento della chitarra classica. Se il mistero rimane, l'impatto emotivo di questa melodia rimane universale e senza tempo.
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