dopo la pioggia Bhutan – Liberazione

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Spiritualità

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Pawo Choyning Dorji segue il percorso di un monaco testimone dell’istituzione del diritto di voto nel 2006, dove il mondo moderno si confronta con tradizione e spiritualità. Tipo.

È il 2006, in Bhutan, un piccolo regno incuneato geograficamente tra le vette dell’Himalaya e diplomaticamente tra India e Cina. Il re, erede di una dinastia in carica dall’inizio del XX secolo, ha annunciato, tra la sorpresa di tutti, l’instaurazione di una democrazia parlamentare per permettere al suo Paese di aprirsi meglio. Questa è l’ambientazione scelta dal regista Pawo Choyning Dorji per il suo secondo film, after La scuola alla fine del mondolo consacra come un grande architetto del soft power bhutanese modellato attorno a cornici mozzafiato e racconti filosofici edificanti.

Il monaco e la pistola si apre alla vigilia delle prime elezioni libere, in un momento critico in cui questo paese estremamente chiuso sta scoprendo la televisione tramite MTV. Quando la notizia di questo terremoto raggiunge le montagne del nord del paese, un lama decide di interrompere il suo ritiro spirituale per incaricare un giovane monaco di procurargli due armi e di riportargliele prima della prossima Luna. È attraverso gli occhi di questo piccolo camminatore che scopriamo per la prima volta l’impatto di questo slancio democratico. Mentre viaggia per i villaggi alla ricerca di un fucile, il film mostra intorno a lui come la tranquillità naturale sia turbata dall’incomprensione del voto.

Bella unanimità

Mentre

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