Era l’estate del 2023, nella regione del Vallinco, nel Sud della Corsica. Intorno a Propriano, le piazze dei villaggi erano ricoperte di manifesti gialli e neri: “casting cinematografico”. “Per il lungometraggio Il Regno, il testo diceva: diretto da Julien Colonna e prodotto da Chi-Fou-Mi Productions, cerchiamo donne e uomini tra i 16 e gli 80 anni (per rappresentanza spiaggia, piscina, bar, ecc.). »
Per la scena della piscina, le riprese si sono svolte a settembre, nel campeggio di Propriano, tra oleandri e alligatori gonfiabili. Un quarantenne in berretto e canottiera guida le comparse che aspettano in acqua: “Per quanto mi riguarda, ti comporti come un matto sui materassi. » L’ombra nera delle montagne incombe in lontananza. A pochi minuti di macchina, il Miramar, il mitico albergo del padre di colui che grida “ Taglio! » nel suo megafono.
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Julien Colonna, Jean-Jérôme Colonna, detto “Jean-Jé”. Il figlio, il padre. Anche se il cognome è uno dei più diffusi sull’isola, in Corsica tutti hanno legato il giovane cineasta a suo padre, morto il giorno di Ognissanti del 2006, in un incidente stradale. La Drug Enforcement Administration, una potente agenzia antidroga americana, vedeva in Jean-Jé uno dei pilastri del “French Connection”, prima che diventasse il leader indiscusso di un clan criminale che governò per trent’anni il sud della Corsica. Otto anni prima della sua morte, un rapporto d’inchiesta parlamentare presentava questo omino calvo con uno sguardo fugace e occhiali da sole “l’unico padrino corso” bis “attivo e influente”.
“Rapporto di sussidiarietà universale »
Come si può, quando si ama il cinema, perdersi una storia così folle, quella di un padre fuggito due volte – la prima delle quali durata dieci anni –, quella di un figlio che incontra il suo babbo solo a Natale o durante la sua vacanza in La Corsica, a volte per una battuta di caccia o di pesca, il più delle volte con gli scagnozzi e le guardie del corpo di suo padre? In Il Regnoè una ragazzina, Lesia, a vestire i panni della figlia del padrino, interpretata dalla bravissima Ghjuvanna Benedetti, studentessa infermiera e pompiere volontaria nella vita, portavoce anche del collettivo studentesco che pretende la verità sull’assassinio di Yvan Colonna nel 2022. e figlia di un leader indipendentista. Quando il personaggio si lamenta che non le viene detto nulla, si sente rispondere: “Ciò che viene detto qui e ciò che vedi, non lo dici a nessuno. Né domani né tra dieci anni. »
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