Una denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Versailles secondo il quotidiano specializzato “Autoplus”. In questione, il management ha ritenuto “caotica” la campagna di sollecito del costruttore e, più in generale, del gruppo Stellantis.
Anche “UFC Que Choisir” rivendica una commissione parlamentare d’inchiesta, mettendo in dubbio anche la responsabilità dei poteri pubblici.
L’organizzazione critica un’inerzia durata 5 anni, tra il 2017, anno della condanna americana per l’azienda giapponese, e il maggio 2023, data della prima campagna di richiamo “Stop Drive”, il divieto di guidare oltreoceano i modelli equipaggiati della Takata.
Peggio ancora, è stato solo due incidenti, tra cui un mortale nei Pirenei, a richiamarlo finalmente in territorio esagonale.
Gestione “caotica”.
L’associazione sottolinea la mancanza di reattività dello Stato. Allo stesso tempo Stellantis ha appena ampliato la sua campagna di promemoria, C3 e DS3 in tutta Europa. La prima fase inizia alla fine del mese.
In totale, sono interessati più di 869.000 veicoli. Tuttavia, a differenza dell’ultima campagna, secondo gli esperti automobilistici il rischio di incidenti sui modelli interessati è ritenuto notevolmente inferiore.
Ricordiamo che anche altri marchi sono interessati da questi solleciti, come BMW, Volkswagen e tanti altri.
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