L’immancabile Salah, il Mandi ball

L’immancabile Salah, il Mandi ball
L’immancabile Salah, il Mandi ball
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Le cime

È semplicemente inevitabile. Mo Salah cammina sull’acqua in questa stagione e il Lille non è riuscito a trarre altre conclusioni. L’egiziano ha fatto ancora una volta la differenza in un’azione di cui possiede il segreto, con una chiamata perfettamente sentita per ricevere un caviale da Curtis Jones, un controllo di palla preciso per presentarsi davanti a Lucas Chevalier e un finale clinico per mettere fuori palla. alla portata del portiere del Lille (22°). Il Faraone ha avuto sprazzi altrove, avrebbe potuto aggiungere uno o due gol al suo bottino (44esimo, 79esimo), senza però fornire una prestazione eccezionale. Ma è sempre lì a far pendere la bilancia a favore dei Reds.

  • Chevalier non se lo meritava

Non può nulla sui due gol subiti, sia nel duello contro Salah, sia sul tiro di Harvey Elliott deviato dallo sfortunato Ngal’ayel Mukau. Ma ciò non toglie nulla alla qualità di una prestazione comunque notevole. Senza Lucas Chevalier, la sconfitta del Lille sarebbe stata sicuramente più grande dato che il suo portiere ha moltiplicato le parate (58esimo, 79esimo, 82esimo, 90esimo+1) per mantenere in vita il LOSC. Nonostante la sconfitta, il portiere dei Dogues ha confermato la sua stagione straordinaria in generale, e in particolare in Champions League.

Sono lungi dall’essere appariscenti. Ma i Reds hanno firmato la settima vittoria in sette partite di Champions League e questo non deve nulla al caso. La squadra di Arne Slot ha mostrato notevole coerenza in tutti gli aspetti del gioco, in particolare nella coerenza collettiva e nel coinvolgimento difensivo. Un argomento tutt’altro che trascurabile, e che spiega in gran parte perché i Reds siano in testa alla classifica del loro campionato e di quella di Champions League.

I flop

Sembra però aver preso la partita per il verso giusto con i due duelli vinti contro Luis Diaz. Ma quello che seguì fu catastrofico per Aïssa Mandi. Prima c’è stata una disputa inutile sul gol di Mo Salah che gli è valso un cartellino giallo (35esimo). Poi un fallo piuttosto grossolano su Luis Diaz per fermare un contropiede dei Reds, che gli è costato una seconda ammonizione sinonimo di espulsione poco prima dell’ora (59esimo). Anche se il LOSC ha pareggiato subito dopo, la squadra algerina alla fine ha rovinato la sua squadra lasciandola numericamente inferiore.

Lucas Chevalier (Lille) in campo contro il Liverpool in Champions League, 21 gennaio 2025

Credito: Getty Images

Il Liverpool è davvero una squadra straordinaria e il LOSC non ha davvero nulla di cui vergognarsi per la sconfitta. Ma i Mastini si sono trattenuti troppo a lungo. Hanno mostrato realismo, ma il gol di Jonathan David al primo tiro in porta (e l’unico della partita) dopo l’ora la dice lunga sulla povertà della produzione offensiva del Lille, che ha sofferto molto di una mancanza di spontaneità. Nell’ultima mezz’ora c’è stato un miglioramento, sempre paradossalmente visto che gli uomini di Bruno Genesio erano in inferiorità numerica. Inizialmente timido, il Lille ha finito per lasciarsi andare. Ma un po’ troppo tardi.

Doveva essere prezioso in un ruolo di leadership tecnica, capace di trattenere palla e ventilare la partita del Lille nell’inferno di Anfield attraverso la precisione delle sue trasmissioni. Ma Rémy Cabella non è mai riuscito a farcela. Troppo leggero nell’impatto fisico, poco ispirato nelle scelte, non è mai entrato veramente nel vivo della partita ed è stato logicamente uno dei primi a cedere il posto poco dopo l’ora.

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