–
Editore
Nonostante un doppio corso di spagnolo/comunicazione, ho deciso di prendere in mano i miei sogni dedicandomi al giornalismo. Con un master in giornalismo sportivo, con altrettanta ammirazione mi occupo di cronaca sportiva e calcistica nei periodi di mercato, quando un club deve fare scelte cruciali per la prossima stagione.
Pochi giorni fa la Red Bull ha formalizzato il mandato del giovane Liam Lawson per la stagione 2025. Il talentuoso neozelandese guiderà quindi al fianco di Max Verstappen nella prossima stagione, anche se il team austriaco aveva spuntato altri nomi. Recentemente, Christian Horner ha spiegato in particolare perché la RB non ha deciso di ingaggiare Carlos Sainz.
Il futuro sembra luminoso Toro Rosso. E Max Verstappen ha vinto il quarto titolo mondiale consecutivo nel 2024, la squadra austriaca è arrivata solo terza nella classifica costruttori. Colpa di prestazioni molto deludenti da parte di Sergio Perezche, dopo molte settimane di speculazioni, è stato finalmente licenziato Toro Rosso. Formazione guidata da Cristiano Horner scommettere sui giovani Liam Lawsondal programma di formazione locale e superato Tori da corsa.
“Carlos è un grande pilota e con lui le opzioni per il futuro restano sempre aperte”
Ma ultimamente, Horner lo ha rivelato Toro Rosso avrebbe potuto firmare Carlos Sainz dopo essere uscito di casa Ferrari. “Carlos è un grande pilota e con lui le opzioni rimangono sempre aperte per il futuro. “È stato considerato e in molti modi si potrebbe dire che ci fosse una vera logica nell’ingaggiare Carlos, ma abbiamo fatto la scelta di guardare internamente e credere nel programma junior”.ha rivelato nei commenti trasmessi da Auto di nuova generazione.
“Se fossimo usciti dal programma, non avremmo inviato il messaggio giusto”
“Attira più giovani a firmare con noi piuttosto che con un’altra accademia perché vedono un percorso chiaro possibile verso la Formula 1. E se fossimo usciti dal programma non avremmo inviato il messaggio giusto, perché c’è così tanta competizione tra squadre per giovani piloti, anche di 13 o 14 anni. “È salutare perché ti permette di investire sui giovani talenti, ma aderendo al programma Red Bull vedi un percorso chiaro che, se ci riesci, ti garantisce praticamente di arrivare in Formula 1”.conclude il direttore dell’ Toro Rosso.