Durante questa tappa di “48 ore” intorno a Bisha in Arabia Saudita (967 km di speciale), lo spagnolo si è ribaltato mentre il francese è rimasto vittima di un problema ai tifosi. Nella categoria moto, l’australiano Daniel Sanders (KTM) è ancora saldamente al comando.
Proprio in macchina la giornata ha riservato diverse sorprese. A metà di questa seconda tappa, Al-Rajhi è ora in vantaggio nella classifica generale virtuale, fino alla fine della tappa di lunedì, sul qatariota Nasser al-Attiyah (Dacia) di 1’19 e sul sudafricano Henk Lategan (Toyota), vincitore del prologo, 2’12.
Giornata negativa invece per Carlos Sainz e Sébastien Loeb, relegati rispettivamente a 49 e 33 minuti dal comando. Il primo, quattro volte vincitore della Dakar, si è messo in spalla il suo Ford Raptor al km 327.Questo non è l’ideale. Siamo rotolati su una duna. L’auto è un po’ danneggiata e lo siamo anche noi“Ha detto Sainz.
“Grande cimice elettronica”
Loeb, nove volte campione del mondo di rally ma mai incoronato alla Dakar, ha vissuto un “grossa microspia elettronica” che lo ha costretto a fermarsi per un quarto d’ora all’inizio della tappa, come ha spiegato al microfono dell’organizzazione.
“Normalmente abbiamo tre ventole, abbiamo perso la prima, quella anteriore, quindi ha iniziato a surriscaldarsi, per entrare in modalità degradata. Siamo riusciti a trascinarci così, ma alla fine abbiamo perso un secondo fan, quindi le cose si sono fatte davvero calde lì.“, ha spiegato Loeb.
“Abbiamo un ventilatore che ha ripreso a funzionare, siamo riusciti a trascinarci lì fermandoci su ogni duna, aspettando che si raffreddasse per prendere slancio e scalare quella successiva. All’improvviso, ho un secondo ventilatore che si è riavviato“, ha aggiunto il pilota francese della Dacia.
Sanders consolida il suo trono
Sul versante motociclistico (947 km di speciale), Sanders ha consolidato la sua posizione di leader. Leader provvisorio di questa tappa, il vincitore dell’ultimo rally in Marocco ha incrementato il suo vantaggio complessivo a 4’02 sull’americano Ricky Brabec (Honda), campione in carica, e a 5’59 sul botswanano Ross Branch (Hero).
Già vittorioso nel prologo e nella prima tappa, Sanders, 30 anni, ha l’ambizione di diventare il secondo australiano a vincere la Dakar in moto dopo Toby Price (2016 e 2018).
Alle 17:00 locali (15:00 francesi), i concorrenti sono stati invitati a unirsi a una delle sei “break zone” sparse sul percorso. Trascorreranno la notte al loro accampamento, senza poter beneficiare dell’assistenza tecnica, prima di rimettersi in viaggio lunedì all’alba per completare questa tappa di “48 ore”.