Avvicinandosi all'equatore, il VULNERABILE monopolizzare i primi due posti dei 10e edizione della Vendée Globe, e la cordiale comprensione dei rispettivi skipper, Thomas Ruyant e Sam Goodchild – entrambi del team TR Racing di Lorient – non possono essere negati.
Giovedì 21 novembre, nell'undicesimo giorno di questo giro del mondo in solitaria, senza soste e senza assistenza, il francese ha preso il comando della manifestazione, seguito, a una ventina di miglia, dal suo amico e compagno di allenamenti britannico. “Va bene Thomas, va bene perché sei tu”ha scherzato Sam Goodchild, in mattinata, sui suoi social network.
Quest’ultimo, che giura che la sua unica ambizione da esordiente è “ solo per per finire » Questa corsa di 45.000 km attraverso i Capi di Buona Speranza (Sudafrica), Leeuwin (Australia) e Horn (Cile), ha festeggiato il suo 35° anniversario due giorni fa, in testa alla corsa. Una posizione che lo ha visto balzare 24 volte da quando ha lasciato Sables-d'Olonne (Vendée), il 10 novembre.
Turbato i primi giorni dalla gestione e riparazione di una piccola perdita d'acqua nella parte anteriore della sua barca, Thomas Ruyant, 43 anni, doppio vincitore della Transat Jacques-Vabre (2021 e 2023) e della Route du Rum 2022, è stato discreto suo malgrado.
Ma il suo posizionamento più a ovest rispetto ai suoi diretti concorrenti gli ha permesso di colpire una vena di vento e di effettuare una rapida traversata del Doldrums, questa zona di convergenza intertropicale caratterizzata da un'alternanza di burrasche violente e bonaccia piatta che mette a dura prova i nervi dei marinai.
Il nordista non nasconde la sua ambizione di vincere questo “Everest dei mari” sul quale si schiererà per la terza volta consecutiva, dopo l'abbandono a causa di danni al largo della Tasmania durante l'edizione 2016-2017 e un 6° postoe luogo nel 2020-2021.
“Due VULNERABILI, come c'è la Red Bull di Verstappen e quella di Pérez”
Nel mondo delle regate oceaniche, il suo team TR Racing – T per Thomas, R per Ruyant – a cui Goodchild si è unito nel 2023, è un’eccezione e una curiosità. Ufficio progettazione, preparazione e ottimizzazione delle barche, addestramento alle navigazioni, strumenti, logistica… Ad eccezione di una fitta guardia di tecnici per ciascuno, i due navigatori condividono e mettono in comune tutto, come in un team di F1.
Anche il cognome rigorosamente identico dei loro due monoscafi da 18 metri (Imoca), VULNERABLE, che barra le loro rande nere in maiuscole verticali bianche. “È semplice, ci sono due VULNERABILI come c’è la Red Bull (massimo) Verstappen e quello di (Sergio) Perez »sorride Thomas Ruyant riferendosi ai piloti di F1 olandesi e messicani, quando facciamo notare che questa scelta rischia di seminare confusione nella mente degli osservatori.
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