L’annuncio della mostruosa transazione tra gli Hurricanes of Carolina, i Colorado Avalanche e i Chicago Blackhawks ha scosso il mondo dell’hockey, ma una vera bomba mediatica è stata sganciata da Pierre Lebrun subito dopo l’annuncio ufficiale.
Secondo Insider di TSN, Elias Pettersson era sul punto di diventare membro dei Carolina Hurricanes prima che la tripla transazione si concretizzasse. Una bozza che solleva una questione scottante:
Non appena la voce cominciò a circolare, dilettanti ed esperti si chiesero quale giocatore dei Canucks sarebbe stato incluso in questo scambio abortito.
La risposta più plausibile sembra puntare a Elias Pettersson. JT Miller, 32 anni il 14 marzo, è sulla china discendente e Caroline non avrebbe mai accettato di mandare Necas a Vancouver per un ragazzo anziano come Miller.
25 anni e ancora sotto contratto per diverse stagioni, Pettersson rappresenta un’opzione più stabile e duratura per Caroline rispetto a Mikko Rantanen, che diventerà un giocatore autonomo quest’estate.
Soprattutto perché gli Hurricanes sono molto deboli al centro con Jordan Staal e Jesperi Kotkaniemi dietro Sebastian Aho.
Il rischio è immenso per gli Hurricanes: potrebbero perdere Rantanen per niente se non riescono a prolungarlo.
Anche se lo scambio avrebbe incluso Martin Nečas e altri elementi, diversi esperti concordano sul fatto che Caroline avrebbe potuto fare meglio a optare per Pettersson, che è una scommessa sicura e con un contratto a lungo termine.
La rivelazione di Lebrun evidenzia anche una domanda scottante per il canadese di Montreal:
Cosa sarebbe servito a Kent Hughes per acquisire un giocatore del calibro di Elias Pettersson?
Confrontando il valore di mercato di Martin Nečas (55 punti in 49 partite, di cui 16 gol), è chiaro che uno scambio che includesse Pettersson avrebbe richiesto al CH un prezzo elevato.
Secondo diverse fonti, per competere con l’offerta di Caroline, Kent Hughes avrebbe dovuto sacrificare Cole Caufield, la sua giovane fanciulla, cosa che non rientra assolutamente nei piani dell’organizzazione.
Per il canadese Caulfield fa parte del nucleo base, e l’idea di scambiarlo con Pettersson è impensabile.
Ma questa situazione permette di comprendere meglio come l’acquisizione di un giocatore d’élite richieda sacrifici non indifferenti.
Hughes, cauto nella sua gestione, sa che lo scambio di giovani talenti per una sala importante come Pettersson potrebbe essere nel breve periodo un guadagno, ma nel lungo periodo un rischio enorme.
Decidendo di andare a prendere Rantanen piuttosto che tentare l’acquisizione di Pettersson, gli Hurricanes hanno fatto una scommessa audace.
Se non riuscissero a firmare Rantanen prima dell’apertura del mercato per gli operatori autonomi, questa transazione potrebbe trasformarsi in un vero incubo.
La pressione è ormai massima da parte della direzione degli Hurricanes, che devono convincere rapidamente Rantanen a prolungare, pena il rischio di vedere questa operazione ritorcersi contro di loro.
Per i cannucks, vedere questo scambio crollare lascia l’amaro in bocca. Lo scambio di Elias Pettersson, ancora sotto contratto, avrebbe permesso a Vancouver di acquisire Nečas e altre risorse per costruire meglio la propria profondità offensiva.
Ma le trattative non sono andate a buon fine, e ora i Canucks devono chiedersi se tornerà l’opportunità di massimizzare il valore di Pettersson.
Questa rivelazione esplosiva di Pierre Lebrun svela il lato negativo di uno scambio interrotto che avrebbe potuto cambiare il volto della lega.
L’acquisizione di Rantanen da parte di Caroline è un colpo di poker che evidenzia gli enormi rischi che corrono le squadre alla ricerca del successo immediato.
Per Kent Hughes e il canadese di Montreal, questa situazione dimostra l’importanza di una gestione prudente e calcolata del patrimonio.
È chiaro che nella realtà attuale della NHL ogni decisione può avere importanti ripercussioni sul futuro di una franchigia.
Gli occhi della NHL sono ora rivolti a Caroline: Rantanen firmerà o questa operazione diventerà uno dei più grandi errori del decennio?
Perché la transazione tra Canucks e Hurricanes è fallita?
Nonostante le intense trattative tra i Vancouver Canucks e gli Hurricanes of Caroline, la transazione che coinvolgeva Elias Pettersson o JT Miller alla fine fallì. Diverse fonti riferiscono che uno degli ostacoli principali era il desiderio assoluto di Vancouver di ottenere un centro in cambio da uno dei suoi fuoriclasse.
Tuttavia, Caroline non aveva alcun centro leader in grado di soddisfare le loro esigenze.
Nella NHL, i centrali di punta sono risorse rare e preziose, molto più difficili da scambiare rispetto a un’ala.
Vancouver voleva a tutti i costi un giocatore in grado di sostituire immediatamente la produzione di Pettersson o Miller, ma Caroline non poteva offrire un centro di punta.
Di fronte a questo vicolo cieco, i cannucks cominciarono a considerare l’opzione Martin Nečas, un’ala di talento che potrebbe compensare la perdita di uno dei loro centri.
Un altro fattore importante nelle discussioni è stato il conflitto interno tra Elias Pettersson e JT Miller. Da tempo esistono tensioni tra i due giocatori, che hanno spinto la dirigenza dei Canucks a esplorare opzioni di scambio che non prevedano un centro in cambio.
Attraverso questo potenziale scambio, Vancouver ha cercato di risolvere questo problema interno scambiando Pettersson con Nečas e altri beni.
Un altro elemento che ha rallentato il dibattito è la mancanza di giovani centri protagonisti nel bacino delle speranze degli uragani. Hope Bradley Nadeau, nonostante sia un ottimo attaccante in divenire, non è un centro naturale, il che ha posto un problema di successione ai canucks.
Volevano una soluzione immediata e a lungo termine alla posizione centrale, che Caroline non poteva offrire.
Alla fine i cannucks hanno deciso che i principi attivi accompagnati da Nečas non erano sufficienti per sacrificare un giocatore del calibro di Pettersson.
Vancouver ha quindi messo fine alle trattative, preferendo aspettare un’offerta migliore che potesse includere un centro realmente in grado di subentrare.
Se Kent Hughes avesse voluto provare ad acquisire Elias Pettersson, probabilmente avrebbe dovuto sacrificare un giocatore di primo piano.
Tutti pensano a Nick Suzuki. Ma vedendo il valore attribuito a Nečas nelle trattative, diventa ovvio che il giocatore più vicino in valore nella squadra del CHI sarebbe Cole Caufield.
Soprattutto perché quest’ultimo ha firmato per altri 7 anni mentre il Necas ha firmato solo per la prossima stagione.
Hughes è però fermamente convinto che saranno Suzuki e Caufield a riportare la Stanley Cup a Montreal.
Elias Pettersson non diventerà mai membro del canadese di Montreal.