Bob Dylan su “Le Monde”, tardivo riconoscimento per il Premio Nobel per la Letteratura

Bob Dylan su “Le Monde”, tardivo riconoscimento per il Premio Nobel per la Letteratura
Bob Dylan su “Le Monde”, tardivo riconoscimento per il Premio Nobel per la Letteratura
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Un completo sconosciutoche uscirà nelle sale il 29 gennaio, film biografico di James Mangold dedicato a Bob Dylan, con l’attore Timothée Chalamet nel ruolo del protagonista, è sicuramente all’altezza del titolo quando si tratta di esaminare il trattamento riservato al cantante e poeta americano in Il mondo.

Quando il nome di Bob Dylan apparve per la prima volta ogni giorno la sera, il 26 novembre 1965, avvenne attraverso una porta di servizio. In un articolo intitolato “Folclore in bianco e nero”, nella sezione I documenti, insieme a una revisione di una nuova interpretazione del Crepuscolo degli dei, di Richard Wagner, un editorialista di nome Philidor tocca il caso Bob Dylan.

Egli scrive: “Il folklore musicale degli Stati Uniti, bianco o nero, beneficia di un vasto pubblico, ed è in serie che i dischi ci arrivano da oltre Atlantico. (…) Infine, è un folklore largamente ispirato all’Occidente, ai suoi lamenti dei fuochi di legna, degli “ampi spazi aperti” che troviamo nel menu dell’album The Best of Folk Songs. Lì troviamo Pete Seeger, Bob Dylan, che stanno seminando scompiglio da questa parte dell’Atlantico, i Fratelli Quattro e Johnny Cash. Talenti diversi, ma nell’insieme si respira un’atmosfera amichevole e “bonaria”. » È impossibile sapere a quale degli artisti citati appartenga “talento impari”.

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