Il giudice distrettuale americano John Coughenour sostiene di non aver mai visto un caso in cui l’azione contestata infrangesse palesemente anche la Costituzione americana in 40 anni di attività.
Un giudice federale lo ha fatto giovedì ha temporaneamente bloccato il decreto del nuovo presidente americano Donald Trump che ridefinisce la leggequalificandolo come “Evidentemente incostituzionale” Nel corso della prima udienza nell’ambito di un’azione portata avanti da diversi Stati per impugnare il decreto.
La richiesta di restrizione temporanea del decreto richiesta da Arizona, Illinois, Oregon e Stato di Washington è la prima ad essere oggetto di udienza davanti a un giudice.
Questi sono Una delle cinque azioni legali intentate da 22 Stati e da un certo numero di associazioni per i diritti degli immigrati in tutto il Paese.
Queste azioni includono testimonianze personali di avvocati che sono cittadini americani di nascita, nonché nomi di donne incinte che temono che i loro figli non diventino cittadini americani.
Il giudice distrettuale americano John Coughenour, nominato da Ronald Reagan, ha qualificato il decreto presidenziale “Sorprendente”. In 40 anni di attività, Afferma di non aver mai visto una questione in cui l’azione contestata violasse chiaramente anche la Costituzione americana.
Gli Stati Uniti fanno parte dei trenta paesi in cui la cittadinanza per nascita – principio dello jus soli or “Diritto del suolo” – viene applicato. La maggior parte di essi si trova nel continente americano, di cui fanno parte anche il Canada e il Messico.
Il decreto di Donald Trump viola la Costituzione degli Stati Uniti?
Le azioni legali lo sostengono Il 14° emendamento della Costituzione americana garantisce la cittadinanza alle persone nate e naturalizzate negli Stati Unitie che gli Stati interpretano questo emendamento in questo modo da un secolo.
Ratificato nel 1868 all’indomani della guerra civile, l’emendamento lo stabiliva “Tutte le persone nate o naturalizzate negli Stati Uniti e soggette alla loro giurisdizione sono cittadini degli Stati Uniti e dello Stato in cui risiedono”.
Secondo il nuovo decreto di Donald Trump, i figli dei non cittadini non sono soggetti alla giurisdizione degli Stati Uniti E le agenzie federali non avrebbero il diritto di riconoscere la cittadinanza ai bambini, di cui almeno uno dei genitori non è cittadino americano.
Lo ha affermato il Ministero della Giustizia in un comunicato “difenderebbe vigorosamente” il decreto presidenziale che, secondo lui, “interpreta correttamente il 14° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti”.
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