Costumi, specchi di una società che cambia

Costumi, specchi di una società che cambia
Costumi, specchi di una società che cambia
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AA/Tunisi/ Hend Abdessamad

Dietro ogni successo cinematografico, costumi sottilmente disegnati scolpiscono i personaggi, tra carattere, identità e ambiente. Ad Aïcha, questa alchimia assume tutta la sua dimensione opponendosi ai mondi contrastanti del sud della Tunisia e della capitale.

Anadolu ha incontrato la capo costumista del film, Randa Khedher, che ha lavorato con personaggi internazionali come la star italiana Monica Bellucci e la star del mondo arabo Dhafer Abidine. In questa intervista svela i dietro le quinte del suo lavoro creativo, le sue fonti di ispirazione e le sfide affrontate nel vestire i personaggi di questo affresco sociale.

Il film Aïcha segue la storia di una giovane donna del sud della Tunisia, che si trasferisce nella capitale con una nuova identità. Attraverso la sua storia, il film esplora delicatamente le tensioni di una società tunisina sballottata tra le speranze rivoluzionarie e la realtà.

Il lavoro della costumista, secondo Randa Khedher, va ben oltre la semplice scelta degli abiti. “Trovare i costumi giusti per i personaggi giusti non è sempre facile”, spiega. “Tutto inizia con un’attenta lettura della sceneggiatura, seguita da un’analisi per immaginare i personaggi attraverso il loro ambiente, la loro categoria sociale e la loro visione del mondo”.

L’obiettivo è quello di “mettersi nei panni del personaggio” e far sì che ogni elemento, dal costume all’acconciatura, “sia uno specchio del personaggio”, cosa che diventa fondamentale in un contesto in cui il tempo per la presentazione sullo schermo è spesso limitato. Per lei i costumi, come i capelli e il trucco, sono un modo indiretto ma potente per “presentare il personaggio in modo concreto e autentico”, offrendo allo spettatore uno spaccato immediato della sua identità.

– Quando la visione è condivisa!

La collaborazione con il regista tunisino Mehdi M. Barsaoui non è la prima volta per Randa Khedher. “Ho già avuto l’opportunità di lavorare con lui al suo primo lungometraggio, Un Fils”, confida.

La loro complicità va ben oltre l’ambito professionale: “Mehdi è uno dei registi con cui la collaborazione è naturale, perché condividiamo una visione comune del cinema. » Per il costumista il rapporto tra costumista e regista è fondamentale. “A volte è difficile lavorare quando le visioni divergono, perché il mio ruolo non è solo quello di eseguire ciò che il regista immagina. Se le nostre prospettive non si allineano, il lavoro diventa più difficile”.

Tuttavia, con l’autore del film, che è anche suo marito, la loro intesa personale e professionale crea un’alchimia perfetta, anche se, come sottolinea con un sorriso, “portare il lavoro a casa non è sempre facile”.

– Una città, una vita… Una città, un costume

Creare una sottile evoluzione per Eya, la protagonista del film, attraverso i suoi costumi non è stato facile, confida Randa Khedher ad Anadolu Microphone.
“Fatma Sfar, che interpreta il personaggio di Eya, ha un fisico che si presta a molti stili. La sfida era non renderla troppo elegante all’inizio, perché nonostante i nostri tentativi di vestirla in modo un po’ più trasandato, sembrava comunque un po’ “in”, alla moda, il che non si adattava all’immagine che volevamo trasmettere. Dopo diversi test e ricerche, il team ha trovato un compromesso: “Volevamo mostrare una giovane donna che vuole essere moderna, come molti giovani tunisini, ma che, a causa della mancanza di mezzi, si accontenta di abiti semplici”. L’obiettivo era quello di far evolvere il suo stile gradualmente senza scioccare: “Non volevamo passare da un estremo all’altro, ma segnare una transizione, dal look schivo a uno stile più deciso verso la fine, per dimostrare che Eya, nel trovare la sua identità, ora sa cosa vuole, pur rimanendo fedele ai suoi mezzi.

Dopo aver fatto scalpore nei principali festival internazionali, come la Mostra del Cinema di Venezia, il più antico festival cinematografico del mondo, e le Giornate Cinematografiche di Cartagine (JCC), Aïcha è arrivato sugli schermi tunisini il 22 gennaio.

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