La mostra di Sudbury rappresenta le culture delle comunità razzializzate

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Effervescenza“Una mostra collettiva che celebra la ricchezza e la diversità delle culture all’interno delle comunità razzializzate” è in corso a Greater Sudbury.

Gli espositori affermano di voler rappresentare attraverso le loro opere la gioia, la liberazione e la solidarietà tra le persone di colore, si legge nel comunicato ufficiale proveniente da Place des Arts, dove è presentata la mostra.

Opere di artisti indigeni, neri e latinoamericani, tra gli altri, sono presentate nella galleria di Place des Arts nella città del nichel.

Prendono varie forme che vanno dalla fotografia ai video che raccontano storie di popoli razzializzati.

Questa è una mostra multidisciplinare.

Foto: Radio-Canada / Désiré Kafunda

Uno degli espositori, Connor Lafortune, si occupa di cucito e narrazione. Lo è originario della Prima Nazione Dokissi legge nel comunicato stampa.

Spiega che ha accettato di partecipare alla mostra per creare uno spazio artistico per artisti razzializzati e poter parlare delle nostre storie in modo onesto.

Per me in particolare, si tratta di ricreare le storie del genocidio e far capire alla gente che senza interventi, senza compassione, queste realtà continueranno.

Una citazione da Connor Lafortune, artista

Spazio inclusivo

Questa mostra mira a creare un ambiente inclusivo dove le comunità razzializzate si sentono a casa, precisa il comunicato stampa.

Il signor Lafortune spiega che il pubblico ha risposto.

Finora è stato ben accolto. All’inaugurazione eravamo un gruppo numeroso. Le persone sono state ispirate dall’attivismo che si svolge nelle nostre comunitàha detto.

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La mostra Effervescenza evidenzia “come ci uniamo attraverso l’arte e condividendo le storie sfumate delle nostre esperienze vissute”.

Foto: Radio-Canada / Désiré Kafunda

Le opere restano aperte al pubblico fino al 28 febbraio. Sono installate in modo tale che i visitatori possano apprezzarle senza l’ausilio degli espositori.

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Alcune opere esposte ad Effervescenza sono accompagnate da una narrazione in modo che il pubblico possa interagire con esse senza la presenza dell’artista.

Foto: Radio-Canada / Désiré Kafunda

Il signor Lafortune vuole inviare un messaggio di inclusione alle persone razzializzate che potrebbero potenzialmente venire a visitare la galleria.

Dobbiamo renderci conto che siamo una comunità che cerca di raggiungere un obiettivo comune. Tutti vogliamo essere liberati, tutti vogliamo sentirci a nostro agio nel mondo occidentaleconclude.

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