l’essenziale
Un ampio corridoio conduce alla camera di Jeannine Baron al MAPA di Payrac dove trascorre giorni felici. Sul suo volto appare un grande sorriso illuminato dai suoi grandi occhi azzurri. La frizzante Jeannine compie 100 anni! Tutto è fantastico nella sua vita. Il piacere di scambiarsi per primi. Racconta meravigliosamente la sua vita come parruccheria per l’Opera di Parigi, la Comédie Française e al servizio di Marlène Dietrich. Commovente ed esilarante incontro con il parrucchino di Montmartre.
La vita di Jeannine Baron al MAPA “Les 4 Saisons” (casa di accoglienza per anziani), a Payrac, nel Lot, è la storia di una parruccaia che ha forgiato la sua arte e la sua reputazione nel quartiere di Montmartre. È nata a Parigi il 23 dicembre 1924. Non c’è bisogno di portare con sé la calcolatrice. Jeannine ha 100 anni. Questa parigina, venuta a vivere una pensione tranquilla nel Lot “per la qualità della vita di questo dipartimento”, dichiara, è inesauribile nella sua vita di donna e nella sua professione. Un percorso pieno di fiori e mille e una gioia. Pazienza, ci accompagnerà lì.
Ma prima abbiamo dovuto aspettare un po’ davanti alla nostra camera dove il direttore del locale ci ha guidato dalla bella Jeannine. Non poteva certo darci il benvenuto senza essersi pettinata e vestita come desiderava. Voleva assolutamente rinnovarsi e far brillare il suo sorriso, che ha il dono di cancellare i solchi tracciati dalle rughe.
Una professione rara al servizio dell’Opera di Parigi e della Comédie Française
La vecchia signora è pronta. Vecchio ? Solo 100 anni! Non c’è modo ! Le diamo facilmente 20 in meno perché è capace di rispolverare tutti gli anni della sua giovinezza con sorprendente freschezza d’animo. Quelli condivisi con il defunto marito, ma anche il periodo in cui lei faceva la parruccheria. Una professione rara che amava esercitare.
“Prima ho fatto la parrucchiera, poi sono stata assunta in una casa di manichini per la quale disegnavo parrucche. Poi ho conosciuto il mio ultimo capo in azienda Bertranddove ho lavorato per il mondo del teatro. Era sempre a Parigi, nel Faubourg Montmartre. Lì ho realizzato anche delle parrucche, ma questa volta per l’Opera di Parigi. Ho lavorato anche per la Comédie Française. Questa istituzione aveva i propri artigiani che modellavano le parrucche che realizzavo nel laboratorio. Erano parrucche fatte con capelli veri.
Marlène Dietrich: una cliente fedele ed esigente
Jeannine ricorda di aver realizzato le parrucche per La Traviata. “Ah, era già qualcosa! Perché quando Violeta (detta La Traviata) è arrivata sul palco, aveva ancora i riccioli che scendevano bassissimi!” esclama.
“I capelli sono molto delicati, bisogna essere perfezionisti e avere una buona igiene per maneggiarli”, aggiunge l’ex parrucchino. È un lavoro. Jeannine Baron aveva clienti molto esigenti. La più famosa di loro si chiamava Marlene Dietrich.
Le parrucche indossate dalla famosa attrice e cantante tedesca, così come le sue esigenze, hanno richiesto molto lavoro per Jeannine, ma le hanno anche regalato ricordi indelebili. “Marlène Dietrich era una cliente affezionata. Era davvero molto esigente. Il suo lato germanico era forte”, sottolinea l’ex parruccheria con la sua memoria intatta.
La storia di “una parrucca pazza”
Jeannine ha avuto un contatto molto diretto e intimo con Marlène Dietrich. “Ricordo una parrucca pazzesca che le stava molto a cuore. Era quella un po’ buffa, in due colori, che indossava durante il Gala dell’Unione degli Artisti. Nonostante la sua età, ha realizzato uno splendido numero acrobatico. trapezio. Le persone del mondo del teatro e dell’opera per le quali ho lavorato erano più allegre di quelle del cinema”, aggiunge. Questo spiega senza dubbio la gioia di vivere di Jeannine e il sorriso che non la abbandona mai.
La guerra e il ruolo svolto dal marito nell’agricoltura
Questa centenaria ha il dono di trasformare la tristezza in nostalgia venata di umorismo, come quando evoca il ricordo di suo marito andato in guerra. “No, sono andata in vacanza per 5 anni” corregge Jeannine scoppiando a ridere. “Mio marito era contabile, ma durante la guerra lavorava nell’agricoltura. Doveva tracciare dei solchi nella terra, ma non erano mai dritti. È normale! Non era compito suo” ride ancora lei.
“Ho mantenuto uno spirito molto infantile”
La sua stanza, addobbata appositamente per il suo compleanno, riflette da sola la gioia di vivere di Jeannine. A un pelo dal suo letto ci sono le foto della sua giovinezza. Si avvicina l’ora del pasto. Un facilitatore accompagna Jeannine. Il pasto, come le attività che la stimolano, è uno dei suoi piaceri al MAPA. I cuochi la deliziano e tutta la squadra premia Jeannine e gli altri residenti con un’attenzione costante. Una calda presenza.
Lasciando la sua stanza, la centenaria fa roteare il suo bastone verso una serie di mobili decorativi che volteggiano davanti alla sua porta, mentre Marlene Dietrich girava sul suo trapezio. “Tocco !” ha detto! Jeannine scoppia a ridere. “Ho mantenuto uno spirito molto infantile”, spiega. Allora ridiamo con lei, giusto per essere completamente in combutta con la commovente parruccheria di Montmartre e la sua eterna giovinezza.