Raramente i Grand Cru alsaziani hanno vissuto una tale agitazione. Situato su un terreno complesso di marna, calcare e arenaria, l’oggi tranquillo Osterberg è uno dei tre Grands Crus della città medievale di Ribeauvillé, nel cuore dell’Alsazia vinicola.
Sul versante del vino, la reputazione di questa collina affacciata sulla Foresta Nera deve molto al lavoro di un trio ispirato: la Cave de Ribeauvillé e la sua famosa piantagione nel Clos du Zahnacker, la famiglia Kientzler e la famiglia Trimbach poiché parte della da questa annata proviene la famosa Cuvée Frédéric Émile. Questo terroir produce vini dallo stile audace, dall’acidità netta, si adatta perfettamente al Riesling, ma non solo! I Trimbach hanno appena dichiarato Grand Cru Osterberg un Pinot Grigio nell’annata 2020. Una prima storica.
Haeberlin al Clos Saint-Vincent
Questo stile potente e robusto, l’esatto opposto dei vini ottenuti dal granito, attira ora rinomati viticoltori con sede più a sud della Strada del Vino. Il loro obiettivo? Espandere e variare la loro gamma. Jean-Christophe Bott (proprietà Bott-Geyl) ha rilevato alcuni appezzamenti sull’Osterberg che condivide con Giovanni Boxler et Felix Meyer. Ognuno vinifica Osterberg nella propria tenuta… il che infastidisce alcuni viticoltori di Ribeauvillé!
È anche nel cuore di questo terroir eccezionale che lo chef due stelle dell’Auberge de l’Ill, a Illhaeusern, Marc Haeberlin, con i suoi figli, ha acquistato Clos Saint-Vincent, un vecchio hotel-ristorante. Un investimento importante, più di 20 milioni di euro, per rifare completamente l’hotel-spa e ottenere la classificazione a 5 stelle. Oltre ai vini, l’attrattiva di Ribeauvillé passa ora attraverso gli hotel di lusso.
Il ristorante in stile Clos Saint-Vincent Haeberlin punterà sulla cucina sul fuoco di legna e la cantina sarà senza dubbio ben fornita… con tanti vini Osterberg! Lo studio di architettura parigino Jouin Manku è responsabile di questa bellissima opera, la cui inaugurazione è prevista per il 2027.