È morto questa domenica, 5 gennaio, all’età di 73 anni, lo chef Jean-Pierre Saunier, una figura della ristorazione di Auxerre (Yonne). Questo borgognone era noto per la sua cucina autentica che ha fatto il periodo d’oro del “Maxime” poi del “Rendez -vous”, due ristoranti emblematici di Auxerrois.
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Borgognone nell’animo e nel cuore, lo chef Jean-Pierre Saunier è morto questa domenica 5 gennaio. Ha ospitato i palazzi di Auxerre per quarant’anni. Nato a Chaudenay in Saône-et-Loire nel 1951, si trasferisce ad Auxerre nel 1978, per non lasciare mai più la sua città natale. Successivamente è stato il capo di “Maxime” e di “Rendez-vous”.
Questo chef, apprezzato da tanti clienti e colleghi, ispira rispetto con la sua cucina tradizionale. “Era un uomo dal cuore grande, che amava la gente, e la gente lo amava“reagisce con tenerezza ed emozione il giornalista culinario Gauthier Pajona.”La Borgogna scorreva nelle sue vene. Amava questa regione, ne amava i prodotti, i paesaggi. La sua gamma era un tappo di Lione Borgogna, con l’atmosfera e la terrosità che lo accompagnavano.“.
Sui social si susseguono gli omaggi per onorare la sua memoria e la sua passione per la cucina. “Jean-Pierre Saunier era un uomo di qualità, discreto, premuroso, generoso, attento, fraterno, rispettoso e amichevole. Aveva tanti amici veri che, oggi, lo piangono” dice un utente di Internet. “Una cifra! Una persona appassionata…e gli piaceva accontentare la gente!” ricorda un altro.
Jean-Pierre Saunier era un uomo di qualità, discreto, premuroso, generoso, attento, fraterno, rispettoso e amichevole
Per chi lo conosceva, Jean-Pierre era più di un cuoco, creava un’atmosfera piacevole nel suo locale, condividendo un drink o un aneddoto con i clienti al bancone. Ma era anche molto attento e paterno verso i suoi coetanei delle giovani generazioni.
Ispirava un certo rispetto, è un tipo di cuoco che forse non esisterà più
Gauthier PajonaEditorialista gastronomico
Per Gauthier Pajona, “ioIspirava un certo rispetto, è un tipo di cuoco che forse non esisterà più. Un’esigenza di servire i clienti, anche in menù abbastanza semplici“. Con tutto il suo carattere, e le sue piccole bizze, era diventato un leader fondamentale.