Questo giovedì 26 dicembre la città di Rion-des-Landes ha sepolto il suo ambasciatore. Il famoso cuoco Maïté è morto nella notte tra il 20 e il 21 dicembre. Molti locali sono venuti per rendergli omaggio e salutare una brillante carriera.
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Sulla piazza antistante la chiesa di Saint-Barthélemy, l'atmosfera è tanto solenne quanto familiare questo giovedì 26 dicembre. La città di Rion-des-Landes rende un ultimo omaggio al suo ambasciatore, il famoso cuoco Maïté, morto all'età di 86 anni nella notte tra il 20 e il 21 dicembre. Se al funerale sono ovviamente presenti la sua famiglia e i suoi cari, molti residenti della zona hanno voluto assolutamente salutare questa icona della televisione francese. “Lei aveva sempre una parola, era una donna adorabile, con il cuore in mano, davvero, non ho parole”, respira un residente.
E non a caso, da diversi anni, Maïté si era stabilita nella città da cui proveniva, qui, nelle sue Landes natali. Una forte identità locale, che rivendicava con orgoglio attraverso le sue ricette locali e il suo marcato accento sudoccidentale. Per molti, incarnava con orgoglio la gastronomia della regione. “Le sue storie su anguille e anatre erano memorabili.” dice questo residente con un sorriso.
Altri vanno ancora oltre e ricordano, non senza emozione, le battute e la schiettezza della star di La Cuisine des Mousquetaires che ne ha evidenziato le origini. “Era la nostra immagine di marca per noi piccoli Länder che eravamo un po’ persi in Francia. Ha portato un raggio di sole nella nostra regione, è stato fantastico”.confida questo residente.
Diversi libri degli ospiti sono stati collocati qua e là nella chiesa di Saint-Barthelémy e si sono riempiti nel corso delle ore. Sulla sua bara, una sua foto in grembiule. In un discorso, Jean-Claude Sire, direttore dei programmi di France 3 Aquitaine dal 1986 al 2000, ne ha elogiato l'autenticità “della figlia delle Lande”. “Potrai invadere le cucine del paradiso, gli angeli banchetteranno”, ha dichiarato.
La cerimonia di addio è durata più di due ore. Come simbolo, si è conclusa in musica con la canzone guascone “Estelle de la mâ”, eseguita dal suo amico e cantante Michel Etcheverry.
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