Originaria della regione di Lille, Nathalie Gallet, pittrice e insegnante, si è formata nelle arti applicate e nell'architettura, ma dodici anni fa si è impegnata completamente in un approccio artistico. E lavorando sul paesaggio, si è stabilita a Saint-Pol-de-Léon tre anni fa “perché la Bretagna, i suoi paesaggi e le sue spiagge mi interessavano enormemente nella mia pratica”.
Ha poi lavorato ad acquerello sul motivo, anche durante l’inverno particolarmente mite di quell’anno ed ha esposto al Lifeboat Shelter, a Roscoff, nel 2023. “La linea dell’orizzonte è molto presente, è caratteristica dei paesaggi qui. Non potevo più dipingerlo, ho cambiato mezzo e ho adottato la tempera…”.
“Dipingo uno spazio di tempo”
Nathalie Gallet, dipinge all’aperto, con la tempera, deve essere bella “perché la tempera non ama le gocce d’acqua. Si stabilì a Kersaliou perché “è giù da casa mia” e a Perharidy “così ricco di paesaggi”, alcuni alberi sono scomparsi durante la tempesta Ciaran: “sono scomparsi quelli grandi”. Ci vogliono due ore per dipingere una tempera “Ho “preso” tempo e spazio e molto presto è arrivato l’haiku ad accompagnare questo momento, solo un pensiero, a volte”, così è costruita la serie.
L'Haiku, brevissimo poema di origine giapponese, che celebra l'evanescenza delle cose e le sensazioni che suscitano, racconta per l'artista “l'attimo trascorso a dipingere. Non ho pretese, è un momento rubato. Un cane che abbaia, una bambina che impara ad andare in bicicletta con i nonni… dipingo uno spazio di tempo, il vento, le luci. Un paesaggio è molto instabile, soprattutto in Bretagna.” Nathalie Gallet lavora anche in studio, sui ritratti, ha in programma un viaggio in Islanda che potrebbe rinnovare il suo approccio al paesaggio…
Pratico
Le gouaches su carta, in numero di 35, sono visibili presso Livres in Room fino al 15 gennaio 2025.
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