in Botswana, le avventure di una mamma e dei suoi piccoli

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Immagine tratta dal documentario “Mashatu, terra dei leopardi”, di Julien Naar. ZED

FRANCIA 5 – MARTEDÌ 24 DICEMBRE ALLE 21:05 – DOCUMENTARIO

Mashatu ha la particolarità di essere uno dei rari territori del Botswana dove i leopardi vivono ancora in completa libertà. Una trentina condividono lì circa 40.000 ettari. Ma questa libertà ha un prezzo: il pericolo quasi permanente, ancestrale (guerra per il territorio, caccia, rivalità con i leoni) o recente, nato dagli squilibri causati dal cambiamento climatico, che dà origine a nuovi nemici.

Tre anni di osservazione hanno permesso alla troupe cinematografica, guidata dal regista Julien Naar, di catturare questo adattamento della fauna selvatica dell'Africa meridionale. Riportano un innovativo documentario sugli animali, uno dei sei programmati da 5 durante le vacanze. Certe scene non hanno precedenti per la semplice ragione che non si sono verificate prima che successive siccità e piogge eccessive – dovute ai cambiamenti climatici – costringessero le specie ad adattarsi. Anche se ciò significa trasgredire regole “naturali” che gli osservatori ritenevano immutabili.

Le telecamere hanno quindi seguito una famiglia di leopardi per tre anni, dal momento in cui una madre ha dato alla luce due cuccioli di leopardo, un maschio e una femmina. Appaiono sullo schermo quando hanno appena un mese, miagolano e giocano insieme in una scena assolutamente carina. Tanto vale essere avvisati: non sarà sempre così, in questo film costruito su uno scenario degno di un film d'avventura, dove si alternano dolcezza, umorismo, suspense ed emozione.

Prede e nemici

Nel casting prima la mamma, 10 anni e 35 chili, nel fiore degli anni. Sembra minuscola mentre attacca un gigantesco mashatu – è anche il nome di un albero – piantato in mezzo a quella che era una vasta area boschiva e che si sta gradualmente trasformando in un prato. Il suo ruolo è nutrire e proteggere i suoi piccoli finché non diventano indipendenti, intorno ai 18 mesi. Avvertenza sulla narrazione: “Meno di un bambino su due sopravvive al primo anno di vita. »

Poi “la zoppa”, la zia dei piccoli e la sorella maggiore della madre. All'età di 15 anni, regna sul territorio adiacente. Ma recentemente è stata invasa dagli elefanti che, ingerendo 300 chili di piante al giorno, contribuiscono notevolmente alla deforestazione. E, di fatto, complicano la caccia al vecchio leopardo.

Il territorio è ricco di potenziali prede, tra impala e francolin, una specie di piccolo fagiano. È anche pieno di nemici, come leoni, iene e babbuini. Nessun rischio, invece, da parte della madre o della zia: non è stato osservato finora alcun infanticidio tra i leopardi, per istinto di sopravvivenza della stirpe.

Certe scene dovrebbero restare impresse nella memoria: le imponenti zampe di un leone, in primo piano, sulla terra polverosa; la madre e la figlia mimetizzate dietro le foglie, lo sguardo rivolto a un babbuino; la veduta aerea della madre di vedetta prima di attaccare un impala; ancora la madre che sentiamo per la prima volta chiamarla piccola, emettendo brevi grida ad intervalli regolari, finché non sente la loro risposta. O no.

Mashatu, terra di leopardidocumentario di Julien Naar (Fr., 2024, 52 min). A seguire la ritrasmissione alle 21:55. Zebra, una vita coloratadi Alexis Barbier-Bouvet e Yannick Cherel (Fr., 2022, 52 min).

Caterina Pacari

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