Porte du Quercy. Laurent Malot ha elogiato Claude Nougaro

Porte du Quercy. Laurent Malot ha elogiato Claude Nougaro
Porte du Quercy. Laurent Malot ha elogiato Claude Nougaro
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Siamo usciti dal concerto “Tribu Nougaro” un po’ frastornati, storditi da tanta potenza, energia e da una presenza scenica forte ed accattivante.

Ciò è accaduto il 13 dicembre, nella tenuta Séguéla, a Porte-du-Quercy. I proprietari del locale, Magali Roussel e Sylvain Barés, hanno ricevuto quella sera, nel loro bellissimo fienile trasformato in sala da spettacolo, un pubblico fervente ed entusiasta che è rimasto letteralmente incantato da questo trio di eccezionale virtuosismo. I Lotoi hanno potuto scoprirli nel 2023 durante la 18a edizione del Montcuq Text Song Festival.

Sul palco, il cantante Laurent Malot, voce piena, calda e potente, ha interpretato con impegno e intensità il repertorio di Claude Nougaro in una scelta di brani che alternano successi senza tempo come “Toulouse” o “Quatre boules de Cuir” con titoli più confidenziali di cui ricordiamo riscoperto la bellezza della scrittura, in particolare “La danse” o il testo profetico di “Basta”: “È tempo che arrivi l’uomo, senza l’ombra della paura con lui”.

Perché le canzoni di Nougaro, che quest’anno avrebbe compiuto 95 anni, gettano una luce premonitrice sugli eventi che stiamo vivendo oggi. Sotto una regia efficace e precisa di Xavier Lacouture, Laurent Malot dialoga con Claude Nougaro di cui ascoltiamo con emozione la voce fuori campo, come se fosse nella stanza. Malot respira e vive Nougaro, si appropria fisicamente delle sue canzoni, le mette in scena, ballando e dondolandosi ai ritmi jazz, brasiliani o africani del poeta di Tolosa, ma senza mai cadere nella trappola dell’imitazione. “Le sue canzoni mi accompagnano e fin da bambino non l’ho mai sentito molto lontano da me”, confida al suo pubblico.

Supportati da questo eccezionale interprete, i due brillanti polistrumentisti che lo accompagnavano, Christophe Devillers e Franck Steckar, non sono stati da meno, passando da uno strumento all’altro con sorprendente facilità e offrendo alcuni assoli superbi. Non si è sbagliato il pubblico che ha riservato loro una vera ovazione. I bis antologici, tra cui il titolo “Nougaro” di Christian Mesmin, hanno concluso generosamente questa serata memorabile, come vorremmo vivere più spesso. Lo spettacolo è attualmente rappresentato allo Studio Hébertot, a Parigi, fino al 25 febbraio.

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