Sperimentale, visionario, femminista… Il lavoro della regista belga mostra la sostanza della vita, la sua quotidianità e la sua fantasia. In occasione di una mostra dedicata al suo Jeu de Paume, Arte.tv propone la visione gratuita di sei suoi Film.
Di Marion Sergent con il dipartimento Cinema
Pubblicato il 9 dicembre 2024 alle 20:00
la regista belga, morta suicida nel 2015, all’età di 65 anni, è rimasta in disparte fino alla morte. Bisognerà attendere il 2022, quando la rivista britannica Vista e suono gli eletti Jeanne Dielman, 23, quai du Commerce, 1080 Bruxelles miglior film di tutti i tempi, che gli occhi erano rivolti verso di esso. A quasi dieci anni dalla sua morte, una retrospettiva nelle sale e una mostra al Jeu de Paume hanno finalmente riconosciuto questa cineasta pionieristica, radicale e vivace. Arte.tv gli rende omaggio offrendo gratuitamente sei suoi film: Jeanne Dielman; Anni Ottanta d’oro; Io, tu, lui, lei; Il prigioniero; Gli incontri di Anna; La follia di Almayer. Et Telerama Mi sono piaciuti cinque da questa selezione.
Per Delphine Seyrig: “Jeanne Dielman, 23, quai du Commerce, 1080 Bruxelles”
Radicale nella sostanza e nella forma, questo capolavoro realizzato a soli 25 anni da Chantal Akerman è una di quelle opere inesauribili, soggette a molteplici e perfino contrarie interpretazioni. Alienazione o euforia? Erotismo del lavoro domestico? Inno alla frigidità? Manifesto femminista? Nel 2022, la rivista britannica Vista e suono lo ha votato come il miglior film di tutti i tempi.
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“Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles”
Spettacolo Intime: “Golden Eighties”
In un salone di parrucchiere, le relazioni sentimentali del capo, ancora una volta brillante Delphine Seyrig, vengono commentate dai suoi dipendenti. Tra leggerezza e serietà, il cineasta belga crea una fantasia inaspettata con questa deliziosa commedia musicale che è anche un film molto personale.
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“Gli anni Ottanta d’oro”
Inascoltato: “Io, tu, lui, lei”
Sola nella sua stanza, trasportata da un camionista, accolta da un’amica amante. Un corpo nudo, la grana di una voce giovanile, una penna e un letto: questa è la liturgia in stile Akerman, il suo culto della ferita intima (io) e del gioco narcisistico (tu). Vent’anni prima di tutti gli altri, il regista onora l’autobiografia, dandole corpo e anima in questo cinema singolare.
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“Io, tu, lui, lei”
Proustian: “Il prigioniero”
Un giovane dubita ostinatamente dell’amore della sua compagna, una giovane docile ma “colpevole” di aver amato donne prima di lui. E la segue ovunque. È preso a prestito il tema proustiano dell’amore totale e senza speranza nel desiderio di possedere l’altro Il prigioniero. Ma Chantal Akerman sa far sentire la sua musica, affascinando.
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“La prigioniera”
Esilio interiore: “Gli appuntamenti di Anna”
Anna, una giovane regista trentenne, viaggia in treno di città in città per presentare il suo ultimo film. Come un commesso viaggiatore o un marinaio, ha avventure di una notte. Uno dei lavori più importanti di Chantal Akerman con Aurore Clément, doppio e fantasia che sublima in questo film.
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“Gli incontri di Anna”
Non ci è piaciuto: “La Folie Almayer”
Nel sud-est asiatico, Almayer, un mercante europeo, si aggrappa ai suoi sogni di fortuna per amore della figlia per metà malese, Nina. Chantal Akerman aveva prodotto un bellissimo adattamento di Proust con La prigioniera. Lo stile lirico di Conrad ha molto meno successo per lui.
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“La follia di Almayer”
Mostra al Jeu de Paume, a Parigi, fino al 19 gennaio 2025.
Cofanetto Chantal Akerman. Ed. Capricci, 14 Blu-ray, € 149,95.
Chantal Akerman, opera scritta e parlata, ed. L’Arachnéen, 3 volumi in cofanetto, €69.
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