“I Fantasmi”, “Nel frattempo sulla Terra”, “Perché sorridi? », “Il Professore”…

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LA LISTA DEL MATTINO

Raphaël Quenard, Emmanuelle Devos e Jean-Pascal Zadi in “Perché sorridi? » (2024). MICHAEL CROTTO/TS PRODUZIONI

Le uscite della settimana evocano la loro processione di fantasmi di ogni tipo. Sono geopolitici nel nome appropriato I fantasmi, il primo lungometraggio di finzione di Jonathan Millet, in cui le fazioni antagoniste della guerra siriana viaggiano in incognito, attraverso la migrazione, verso il territorio francese. Con Nel frattempo sulla Terra, Jérémy Clapin usa la macchina fotografica e le matite per esplorare l’immaginazione addolorata di una giovane donna che ha perso il fratello astronauta. Dal lato comico, Perchè stai sorridendo ?di Christine Paillard e Chad Chenouga, descrive l’intraprendenza sociale come un grande valzer di identità.

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“The Ghosts”: reti sotterranee

Film di spionaggio, thriller teso, senza effetti stilistici né sfruttamento intempestivo dei codici ordinari, il primo lungometraggio di Jonathan Millet gioca sui nervi. Con semplicità, almeno in apparenza, traendo la sua forza dalla realtà da cui è ispirato il film, incentrato tutto su un personaggio la cui storia e il cui percorso contano per migliaia di altri.

Hamid (Adam Bessa) è un sopravvissuto della prigione militare di Saidnaya, vicino a Damasco, la più tortuosa e omicida del regime di Bashar Al-Assad. Abbiamo scoperto il giovane nel 2016 a Strasburgo, città al confine con la Germania, dove gli era stato concesso lo status di rifugiato. La sua presenza in Francia nasce da una necessità missionaria: ritrovare il suo ex carnefice, di cui non conosce il volto, poiché il suo, durante gli interrogatori, era coperto da un sacco.

Una ricerca rischiosa, quasi illusoria, alla quale Hamid resta comunque attaccato, aggrappato come un naufrago alla sua zattera. Anche il film. Chi non molla la presa, seguendo ogni suo movimento, fissando il suo sguardo profondo, vigile, attento ai dettagli più minimi, che ci sfuggono. Classe F.

“Les Fantômes”, film francese, tedesco, belga di Jonathan Millet. Con Adam Bessa, Tawfeek Barhom, Julia Franz Richter, Hala Rajab (1h46).

“Nel frattempo sulla Terra”: lutto interstellare

Immagina un volto come una tenda, dietro la quale il personaggio potrebbe nascondere un mondo intero, o addirittura invitare lo spettatore a confidargli i propri segreti. Jérémy Clapin ci introduce a questo trucco di magia a partire dalla prodigiosa apertura del suo secondo lungometraggio, che prepara la scena per una storia mozzafiato di lutto, mescolando live action e animazione.

Nella vita reale, Elsa accompagna le persone in fin di vita, in una struttura gestita da sua madre. Li lava, li aiuta a mangiare, mentre li disegna sul suo quaderno. E ora passiamo al cartone animato, su un pianeta deserto, percorso da due inseparabili astronauti. Due personaggi attraverso i quali Elsa rappresenta se stessa nello spazio in compagnia di un fratello scomparso.

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