A Teuillac, l’Alta Gironda assumerà l’aspetto di un paese celtico

A Teuillac, l’Alta Gironda assumerà l’aspetto di un paese celtico
A Teuillac, l’Alta Gironda assumerà l’aspetto di un paese celtico
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En questi tempi difficili, quale modo migliore per dimenticare una triste vita quotidiana se non andare a fare festa? E la festa è lo stato d’animo che anima il festival Celti’Teuillac. “Vogliamo che sia una festa popolare”, conferma uno dei protagonisti attivi e riflessivi dell’evento. E per creare questa atmosfera, la musica celtica sembra particolarmente adatta. “Qualunque sia l’intensità del suono, c’è sempre un lato vivace, un’idea di condivisione. » Anche infatti quando le chitarre rabbiose si mescolano al violino o alle cornamuse.

Italiano:

Il festival nasce dal desiderio di amici, amanti di questa musica, che dopo una visita al festival Interceltique di Lorient, hanno deciso di creare un “fratellino” su queste terre dell’Alta Gironda. Niente era scontato ma il festival ha saputo, negli anni, garantire la propria sostenibilità. «Il Comune è sempre stato della partita e noi abbiamo partner privati ​​ma l’80% dei nostri ricavi deriva dalle vendite effettuate con il ristorante e il punto di ristoro. »

Italiano:

Tutte le generazioni

Il successo, che ormai riunisce in due giorni circa 15.000 persone (1), è dovuto a diversi fattori. In particolare, la partecipazione di tutte le generazioni. “Man mano che la serata avanza e la musica diventa più arrabbiata, vediamo i posti installati arretrare sempre di più”, sorride un direttore del festival. L’organizzazione è migliorata nel tempo: il fatto di avere due palchi adiacenti permette di sequenziare le rappresentazioni ed evitare i tempi di attesa per i cambi di scenografia; la zona ristorazione dove c’è silenzio per limitare i tempi di attesa. “Nel 2022 c’era una linea per tutta la lunghezza del campo. Bisognava fare qualcosa e ci siamo attrezzati. Oggi dovremmo aspettare mezz’ora, è ragionevole”. La mobilitazione dei volontari, che oggi sono 220, fa molto: “Abbiamo la fortuna di avere tutte le professioni, quindi facciamo molte cose da soli”. E l’ingresso al festival è gratuito: “È una scelta. Volevamo fare qualcosa di qualità, accessibile a tutti. Con 50 euro (vitto e rinfresco) una famiglia può passare una bella serata”.

Italiano:

Sarebbe allora un peccato negare il piacere e non approfittare degli otto gruppi in cartellone, a partire da Taléa, trio francese (chitarra, flauto traverso e violino) che unisce la musica tradizionale irlandese alle proprie composizioni che apriranno i festeggiamenti venerdì ai The Sons of O’Flaherty, combo celtico folk-punk che chiuderà il sipario sabato sera su questa edizione. Nel frattempo, venerdì, ci godremo l’esibizione dei Bretons of Dorcha Cobs, un sapiente mix di rock e trad; le sorprendenti austriache di Celtica Pipes Rock dal look metal; e il suono dei flauti e dei violini che si mescolano ai riff pesanti dei Mullins e al punk celtico.


Gli italiani di Lennon Kelly, eredi dei Pogue.

Lennon Kelly

Sabato posto al Gleanntan che si presenta come trad rock irlandese (con un tocco di progressive); al Celtic Social Club, combo franco-irlandese dove pop-rock e trad si uniscono e agli italiani di Lennon Kelly che sono decisamente nella vena dei leggendari Pogues, prima, quindi The Sons of O’Flaherty. E non possiamo dimenticare l’esibizione di Pintiged, un gruppo di Fouesnant che presenterà danze in costumi e acconciature tradizionali. “Sono arrivati ​​nel 2011, hanno chiesto di tornare gratis. »

Italiano:

(1) Venerdì 5 luglio e sabato 6 luglio dalle ore 19 allo Stadio Comunale.

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