“Horizon: An American Saga, Capitolo 1”: Kevin Costner, cowboy di Hollywood

“Horizon: An American Saga, Capitolo 1”: Kevin Costner, cowboy di Hollywood
“Horizon: An American Saga, Capitolo 1”: Kevin Costner, cowboy di Hollywood
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Dopo aver interpretato i cowboy sul piccolo schermo nella serie Yellowstone (2018), con Kevin Costner tornato sul grande schermo Horizon: una saga americana, capitolo 1. Per questo progetto, l’attore e il regista hanno scommesso in grande; ha anche scommesso tutto. Anzi, come Francis Ford Coppola per i suoi Megalopoli, l’artista ha interpretato gli sceriffi a Hollywood. Con questo in mente arrivò addirittura a ipotecare la sua casa in California e a investire la sua fortuna personale per realizzare il film che nessuno voleva.

Horizon: una saga americana, capitolo 1.©Metropolitan FilmEsporta

C’è da dire che il progetto è gigantesco: Orizzonte è diviso in tre capitoli, ognuno dei quali dura quasi tre ore. La prima parte, dopo aver attraversato le tappe del Festival di Cannes, verrà presentata nelle sale questo mercoledì 3 luglio, prima di un secondo capitolo previsto per l’11 settembre e di un terzo che sarà girato nel 2024. Kevin Costner ha addirittura menzionato una quarta parte, ma questo vedrà sicuramente la luce solo se la folle scommessa dei primi tre progetti Orizzonte lavori.

Un capitolo, due ritmi

Per quanto rischioso, il progetto funziona abbastanza bene. Innanzitutto perché il primo capitolo dell’epopea, costruita da Kevin Costner insieme allo sceneggiatore John S. Baird, ci immerge completamente in questa storia di cowboy e indiani in cui diversi personaggi si evolvono alla ricerca di una terra promessa chiamata Orizzonte. Fu su queste terre che i coloni tentarono di stabilirsi nel 1853 prima di essere massacrati dagli indigeni. Dieci anni dopo, altri tenteranno la fortuna e affronteranno un nuovo massacro. Aiutati, questa volta dall’esercito americano, cercheranno di recuperare questo complotto.

Siena Miller dentro Horizon: una saga americana, capitolo 1.©Metropolitan FilmEsporta

Nel Montana, a chilometri di distanza, una donna tenterà di uccidere il marito per scappare con il bambino, mentre un altro clan di coloni, anche lui alla ricerca del famoso Horizon, si fa strada attraverso il deserto americano. Tra due sequenze dedicate ai nativi americani, Kevin Costner ha comunque trovato il tempo per scivolare davanti alla telecamera. Nel suo film interpreta Hayes Ellison, un misterioso cowboy che si ritroverà coinvolto in questa vasta epopea dopo aver deciso di aiutare una prostituta in difficoltà.

In questo capitolo ogni destino è unico, ma capiamo subito che Kevin Costner sta costruendo un grande affresco che si trasformerà presto in un film corale. Nessuno si incrocia, il che incoraggia quindi una viva curiosità – quella di sapere quando e come queste traiettorie si intersecheranno – e una certa stanchezza mentre il film oscilla tra flash storyline e momenti troppo attenti, sconnessi tra loro.

Sam Worthington balla Horizon: una saga americana, capitolo 1.©Metropolitan FilmExport

Così, se la scena iniziale in cui gli indigeni massacrano un colono dimostra un grande virtuosismo nella messa in scena dell’azione e dell’emozione (Sienna Miller dimostra qui di essere una grande attrice), scene più lente, persino kitsch e sostenute, controbilanciano il ritmo. e sembrano usciti da un film TV degli anni ’70.

Universo spietato

Un’eredità che Kevin Costner vuole portare avanti? Non è sicuro. Nonostante utilizzi i codici del western – tra arido deserto, regolamento di conti nel Far West e un certo lirismo – il regista utilizza questo gigantesco affresco non solo per affrontare ancora una volta le sue ossessioni già registrate in Ballando con i lupi nel 1990 (l’America profonda agli albori della Guerra Civile, attraverso personaggi spesso solitari e umanisti), ma anche per trasmettere la violenza di un mondo e di un Paese nati nel dolore.

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Perché se, attraverso Orizzonte, Kevin Costern si presta all’esercizio di ricostruzione interpretando cowboy e indiani, anche il regista sembra voler guardare indietro e tornare alle origini del suo paese. Filmando diverse traiettorie, lo spettatore vede prendere forma il destino dell’America. In un momento in cui il Paese non è mai stato così fratturato, il regista e sceneggiatore sembra voler scavare alle radici di un Paese costruito sulla violenza, sul sudore e sulla morte: i nativi sono pronti a tutto per difendere la loro terra, mentre i coloni hanno un solo obiettivo, la vendetta.

Kevin Costner filma così l’escalation di violenza. Abbastanza da farci pensare che sia sempre stato ancorato alle più grandi storie della storia. Il prezzo da pagare per realizzare il sogno americano? Forse… Così il regista filma la ricerca di questo El Dorado e cosa c’è di meglio dell’ambientazione del Far West, dove tutto ha avuto inizio, e della grandiosità di un affresco selvaggio, che tuttavia si sarebbe voluto più epico.

Un seguito più epico?

Perché è qui che sta la trappolaOrizzonte. Quest’ultimo non trova mai questo vasto respiro, se non attraverso una suggestiva fotografia delle grandi pianure degli Stati Uniti, alternativamente bagnate dal caldo o ghiacciate dalla neve. Volendo intraprendere percorsi narrativi diversi in questo primo capitolo, è difficile intravedere la grandiosità che il regista desidera disegnare attraverso questa saga. Unico indizio: lo stile dei titoli di coda “Ecco cosa vi aspetta nella prossima puntata di Horizon”, immaginato come un rassicurante teaser da parte di Kevin Costner per lo spettatore; come se quest’ultimo volesse promettere al suo pubblico che la sua saga si sarebbe complicata guadagnando potere oltre che questioni.

Italiano:

Rimorchio diHorizon: una saga americana, capitolo 1.

E su questo non abbiamo dubbi! Anche se soffre di una certa lunghezza e pesantezza, Orizzonte rimane comunque esilarante nel suo modo di evocare il western nella sua forma più nobile. La grandiosa e accorata proposta di Kevin Costner di offrire un’esperienza cinematografica coinvolgente di tre ore costruisce una vera e propria mostra prendendosi il proprio tempo nella trama, nella costruzione dei personaggi e nell’azione.

Questo affresco hollywoodiano può contare anche su un cast interessante ed eclettico, tra cui Sienna Miller, Jena Malone, Sam Worthington e Luke Wilson. Questo ensemble dovrebbe contribuire a costruire la leggenda del selvaggio West immaginato da Kevin Costner, un vero fuorilegge di Hollywood, che, con questo progetto faraonico, dimostra che nell’ambito della settima arte non fa niente come gli altri.

Horizon: una saga americana, capitolo 1di e con Kevin Costner, ma anche Sienna Miller, Jena Malone, Sam Worthington, Luke Wilson e Jamie Campbell Bower, 3:01, 3 luglio 2024 al cinema.

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