Con “Scandal”, Marlène Schiappa cerca disperatamente un lavoro con poco personale – Libération

Con “Scandal”, Marlène Schiappa cerca disperatamente un lavoro con poco personale – Libération
Con “Scandal”, Marlène Schiappa cerca disperatamente un lavoro con poco personale – Libération
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Gli ori della Repubblica

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Nel suo ultimo romanzo, pubblicato da Fayard, l’ex ministro mette in risalto le sue capacità professionali nella disperata speranza di trovare un posto sotto l’oro della Repubblica, se possibile il più lontano possibile dalla gente comune che detesta. Cristallino.

È attraverso la finzione che cogliamo la profondità di un pensiero, i suoi angoli nascosti e le sue luci. È attraverso la scrittura che possiamo vedere quale lingua “parla” attraverso il suo autore. È quindi con intensa attenzione che abbiamo accolto l’ultimo romanzo di Marlène Schiappa, Scandalo, pubblicato da Fayard il 19 giugno. Poiché la casa editrice si è rifiutata di inviarci il servizio stampa, lo avevamo inizialmente acquistato, è vero, per prenderci in giro. Sì, volevamo renderlo un articolo divertente in questi tempi preoccupanti, per intrattenere il lettore tanto quanto noi stessi, perché il sole è raro e anche la felicità. Ma più ci immergevamo in questa lettura, sicuramente scandita “OH !” e di «Ah!» e di “Non è vero !” e di “Ha osato” e di “Ma che sterco interstellare”, la nostra analisi è diventata più seria e meticolosa. Perché Scandalo vale la pena leggere con solennità, come un documento, un archivio contemporaneo che illumina il nostro mondo.

Confessarsi come guardare la telecamera

Naturalmente Marlène Schiappa non ha pretese lavora. Non giudicheremo il suo background culturale, in base a pulcino illuminato e di commedie romanticheche cerca di mascherare con toccanti citazioni latine, estratti da

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