il festival bretone fissato per il 10 luglio sul suo futuro?

il festival bretone fissato per il 10 luglio sul suo futuro?
il festival bretone fissato per il 10 luglio sul suo futuro?
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Il 10 luglio si svolgerà un incontro di mediazione per cercare di trovare una soluzione al conflitto tra gli organizzatori del festival Les Vieilles Charrues e il sindaco di Carhaix (Finistère). Compromesso, ennesimo disaccordo, spostamento o chiusura totale: in questo incontro si deciderà la sopravvivenza dell’emblematico festival bretone.

Il 32e L’edizione di Vieilles Charrues inizierà giovedì 11 luglio, come di consueto a Carhaix, con artisti rinomati come David Guetta, Sam Smith, Shay e Gossip.

Se la maggior parte dei festivalieri ha già in mente di godersi i concerti dell’emblematico evento musicale bretone, gli organizzatori hanno soprattutto in mente il futuro più che incerto del più grande festival musicale di Francia, che attira ogni anno quasi 400.000 festaioli nel Finistère .

I rapporti tra i padroni di Vieilles Charrues e il sindaco di Carhaix sono tesi da diversi anni, soprattutto per questioni di bilancio e restrizioni di ubicazione. La situazione mette a rischio la sopravvivenza del festival. Una petizione di sostegno è stata lanciata il 26 aprile da volontari, artisti, partner e mecenati, raccogliendo quasi 40.000 firme.


Oltre a questi quasi 300.000 spettatori, il festival Vieilles Charrues rappresenta circa 18 milioni di euro in benefici economici.

© AFP – Fred Tanneau

Per cercare di risolvere questo clima conflittuale e trovare soluzioni affinché ciascuna delle parti trovi il suo vantaggio e affinché l’evento continui a Carhaix, un incontro di mediazione si terrà il 10 luglio alle 10,30 nei locali della sottoprefettura di Châteaulin (Finisterre).

Questo incontro di mediazione riunirà il prefetto del Finistère, il presidente del consiglio regionale, il presidente del consiglio dipartimentale, il sindaco di Carhaix e gli organizzatori del festival.

Le domande e gli argomenti di discussione saranno numerosi, così come tanti sono i disaccordi: la tassa di 367.000 euro chiesta dal comune agli organizzatori per l’occupazione del sito di Kérampuilh, la procedura di prelazione avviata dal sindaco di Carhaix per acquisire edifici in disuso ambiti dai Vieilles Charrues o il desiderio della comunità Poher di riprendere il controllo della metà del territorio occupato dai campeggi del festival entro il 2026.

Il 10 luglio si troveranno dei compromessi per accontentare tutti o l’emblematico festival bretone sarà costretto a prendere decisioni radicali? Il suo destino sarà deciso in gran parte durante questo incontro di mediazione, che si terrà il giorno prima di quella che potrebbe essere l’ultima edizione di Vieilles Charrues a Carhaix. O anche solo l’ultima edizione del festival bretone.

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