La giustizia ha deciso: Ravel è l’unico autore di “Boléro”

La giustizia ha deciso: Ravel è l’unico autore di “Boléro”
La giustizia ha deciso: Ravel è l’unico autore di “Boléro”
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Sì, Maurice Ravel è l’unico autore estremamente famoso Bolero. Il tribunale di Nanterre si è pronunciato venerdì sera e l’opera è quindi mantenuta di pubblico dominio (lo è dal 2016). Gli eredi di Ravel volevano il Bolero essere considerata un'”opera collaborativa”, che avrebbe esteso i diritti d’autore fino al 2039. O addirittura al 2051, se si prendesse in considerazione la data della morte della prima coreografa del balletto, Bronislava Nijinska. Se i diritti generati rappresentati “per una volta milioni e milioni di euro” annuale, secondo l’avvocato di Sacem, Me Josée-Anne Bénazéraf, gli importi hanno raggiunto in media 135.507 euro all’anno tra il 2011 e il 2016.

Eredi di Ravel VS Sacem

Ha partecipato France Musique al movimentato processo, lo scorso febbraio. I legali dei titolari dei diritti del compositore avevano concentrato i loro attacchi contro la Sacem, accusata di esserlo “opaco, parziale”Sacem che ispirerebbe a “soggezione” e rivendicherebbe il “fatto di principe”, deciderebbe chi è l’autore di un’opera “quando fa comodo”. “Solo sul Bolero”addirittura, aveva martellato l’avvocato dell’eredità di Ravel, che aveva anche segnalato video, comunicati stampa, in cui la Sacem esultava per la caduta del Bolero di pubblico dominio. Per i titolari dei diritti, il Bolero è stato un lavoro di collaborazione. Inseparabile dal balletto originale, creato da Maurice Ravel, ma anche dalla coreografa Bronislava Nijinska e dallo scenografo Alexandre Benois. Secondo loro, anche la Sacem si sarebbe messa “molta energia per far sparire Nijinska”, arrivando al punto di modificare la pagina Wikipedia di Bolero.

“Falso”ribattemmo dall’altra parte del bar. “La fiction non ha posto in aula”. Per la difesa, “Ravel non smise mai di rivendicarsi come unico autore Boléro”. Ha anche scritto “il mio Bolero” , in più occasioni. E il filo conduttore, dalla morte di Ravel ad oggi, sarebbe il “avidità estrema” della tenuta, che non esitò a ricorrere alla“Ottimizzazione fiscale”Ha “società di comodo”, con “piccoli accordi tra nuovi amici”. Per Sacem la danza di Nijinska lo è stata “staccabile” di lavoro, così come le scene e i costumi di Alexandre Benois. L’ereditiera di Ravel, Evelyne Pen de Castel, è stata condannata a un euro simbolico alla Sacem, “a risarcimento del danno derivante dall’abuso dei diritti morali dell’autore”dettaglia la decisione.

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