la folle scommessa di una famiglia di appassionati

la folle scommessa di una famiglia di appassionati
la folle scommessa di una famiglia di appassionati
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Nella piccola cittadina di Trivy, nella Saône-et-Loire, c’è un luogo a dir poco atipico: un cabaret! Inaugurato nel 2019, il Moulin du Lac è gestito dalla famiglia Nesme. Aprendo un posto del genere, Baptiste e i suoi genitori hanno accettato una sfida folle: far battere la campagna della Saône al ritmo delle riviste di music-hall.

Il Moulin du Lac ha già avuto diverse vite. Sfruttando il passaggio della linea ferroviaria, in origine era un locale per il commercio del vino con funzione anche di caffetteria. Il locale venne poi trasformato in ristorante.

Oggi l’azienda di famiglia si è ampliato e offre spettacoli di cabaret. Da caffè di campagna a music hall, come si è trasformato il Moulin du Lac?


Le Moulin du Lac, una storia di famiglia

© France Télévisions

Da più di 150 anni, il Moulin du Lac viene tramandato di generazione in generazione. Ad ogni passaggio di consegne la struttura assume un nuovo aspetto.
Baptiste Nesme, che rappresenta la settima generazione, ha unito le forze con i suoi genitori per aprire un cabaret. Il vecchio fienile annesso al ristorante è stato completamente trasformato per ospitare un palco e una sala predisposta per ospitare cene-spettacolo.
Nel cuore della campagna della Saona, ora è possibile pranzare ammirando gli strass e le paillettes che brillano sotto i riflettori.

L’idea di aprire una sala da musica non è venuta a Baptiste per caso. Prima di proporre questo ambizioso progetto ai suoi genitori, questi ultimi hanno lavorato a lungo nel mondo dello spettacolo.
Dopo un periodo a Lione, un’esperienza a Disneyland Paris e uno spettacolo in scena in tutta la Francia, ha deciso di tornare alle sue radici per creare le proprie riviste di cabaret al Moulin du Lac.


Baptiste Nesme direttore artistico del Cabaret du Moulin du Lac

© France Télévisions

I suoi genitori lo seguirono subito nell’avventura. Coloro che Baptiste considera “pilastri per il successo del progetto“lavorano fianco a fianco con il figlio per offrire agli spettatori un’esperienza unica.
Jean-Charles officia in cucina e Agnès si occupa della gestione tecnica dello spettacolo, oltre a partecipare alla stesura delle recensioni.

All’inizio è vero che eravamo considerati un po’ pazzi!

Più UUna volta superati i preconcetti, spesso gli spettatori escono vinti.

Oggicon un centinaio di rappresentazioniS durante l’annopossiamo dire che la scommessa della famiglia Non è è stato notato. “Abbiamo un pubblico abbastanza fedele che ritorna ogni anno”. Dai locali a chi viene da più lontano, il cabaret Trivy non manca in ogni caso di suscitare curiosità. I l dà anche l’opportunità di scoprire spettacoli festivi, promuovere la tolleranza e l’apertura, nel cuore di una regione rurale.

Un cabaret in campagna“, da scoprire in Testa nel posto giusto !

Testo di Léa Spegt.

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