Ho visto il documentario su Celine Dion e mi ha lasciato senza fiato

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Celine Dion alla première del suo documentario a New York.Immagine: Getty

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Nel documentario Io sono: Céline Dion da guardare su Prime Video, Céline Dion racconta in modo toccante e sincero la sua vita, la sua carriera e soprattutto la malattia che la tormenta.

Sainath Bovay

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Non sono un grande fan di Celine Dion, anche se ammiro la sua voce e le sono grato per averci fatto vincere l’Eurovision nel 1988. Sono cresciuto odiando l’album. Due che mia madre suonava a ripetizione e Il mio cuore sopravviverà è, alle mie orecchie, una delle peggiori canzoni del cinema, nonostante tutto l’amore che ho per il film Titanico.

Insomma, Céline Dion, per me sono le hit del karaoke che cantiamo ubriache alle 23 e un personaggio che spesso mi serve come scusa per ridere mentre le sue uscite, a volte lunari, mi fanno pensare a una sorta di Jean-Claude Van Damme. la canzone.

Tuttavia, il documentario Io sono: Céline Dion mi ha toccato profondamente con la sua sincerità.

Disponibile da martedì 25 giugno sulla piattaforma Prime Video di Amazon, questo film di 1h42 ci trasporta nella vita privata della star, tra immagini d’archivio e testimonianze davanti alla telecamera. Celine Dion ha invitato la pluripremiata regista di documentari Irene Taylor nella sua vita quotidiana per far luce sulla sua condizione medica.

Le telecamere della regista hanno filmato per un anno la più americana delle francofone nella sua sontuosa casa di Las Vegas, dove vive reclusa in presenza dei suoi figli, quasi assenti dal documentario.

Il teaser:

Video: esterno/riposo

Il 56enne quebecchese soffre della sindrome della persona rigida (SPR), una malattia neurologica rara e dolorosa per la quale non esiste ancora una cura.

Questa malattia autoimmune causa forti dolori, spasmi e difficoltà di movimento come sintomi. Spesso confusa con il morbo di Parkinson o la sclerosi multipla, questa malattia colpisce una persona su un milione.

Celine senza trucco

Il documentario Io sono: Céline Dion non è uno di quelli che dipingono un ritratto agiografico del proprio soggetto. Le immagini mostrano una persona moralmente e fisicamente distrutta. Dalla scoperta della sua malattia, oggi è una donna che non riesce più né a cantare né a ballare senza rischiare la stanchezza. Il tempo delle stravaganze è ormai finito.

Celine Dion appare senza sfarzo. video principale

Mentre eravamo abituati a vederla splendente, qui si mostra tutti i giorni, senza trucco, e vediamo che Céline Dion è una donna di 55 anni non così diversa dalle altre, con le sue rughe e i suoi rossori. Una donna che si mette a nudo e si racconta davanti alla telecamera, tra risate e lacrime. Una storia tra disperazione e resilienza.

Celine Dion sa solo cantare. Chi ha iniziato molto giovane ha dedicato la sua vita alla sua arte. Oggi cerca di domare la sua nuova voce, ormai rauca per gli spasmi provocati dalla malattia. Nonostante il dolore e la stanchezza, Céline Dion si dona anima e corpo per cantare ancora.

Mentre assistiamo alla registrazione della colonna sonora della commedia romantica Amare ancora: un po’ molto appassionatamente (2023), puoi vedere la sua delusione trasparire sul suo viso mentre ascolta la sua voce che non è più la stessa. Ma come lei stessa afferma:

“Se non posso correre, camminerò, e se non posso camminare, gattonerò.”

Questa è la sua determinazione.

Una scena traumatica

Il documentario di Irene Taylor ruota attorno alla vita quotidiana dell’artista, intervallata da immagini d’archivio. Se Céline Dion a volte ha pietà di noi quando la vediamo sminuita, è soprattutto con la sua resilienza che ci tocca, nel vivere la sua vita con questo desiderio di non arrendersi mai.

Il documentario mostra, senza concessioni, la violenza della sindrome della persona rigida (SPR).

Il documentario mostra, senza concessioni, la violenza della sindrome della persona rigida (SPR).Immagine: Prime Video

Tuttavia, dove il documentario sembra un pugno, è durante un passaggio (molto lungo) in cui assistiamo, senza filtri, a una crisi di cui è vittima il cantante. Mentre torna con il suo fisioterapista da un’estenuante sessione in studio, Céline Dion ha le contrazioni. Tutto il suo corpo si irrigidisce e lei rimane paralizzata, il viso contorto dal dolore. Queste immagini insopportabili, accompagnate dal suono dei suoi gemiti, non lasceranno indenne nessuno spettatore.

“È la cosa peggiore che abbia mai girato. Ero così a disagio, in preda al panico. Ero tutto solo con il dottore e il cameraman nella stanza, avevo le cuffie e riuscivo a malapena a sentire il suo respiro. Durò quaranta minuti prima che riprendesse conoscenza. »

Irene Taylor, registaIl parigino

Questo momento difficile, in video

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