La letteratura è il luogo per eccellenza dove non esiste giudizio

La letteratura è il luogo per eccellenza dove non esiste giudizio
La letteratura è il luogo per eccellenza dove non esiste giudizio
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Il privilegio dello scrittore è portarci dove vuole che andiamo e dove non saremmo andati senza di lui. E come il lettore dotato di strumenti di ricerca, passa di avventura in avventura per poter esplorare le pieghe e le pieghe del testo per estrarne il significato e godersi la sua parte del piacere che gli offre. I nostri scrittori sono lì per aprire a noi lettori alcune vie di lettura e persino strumenti, un assaggio di questi godimenti che portano soddisfazione, persino sazietà, essendo loro complici.

Rilasciato: Qual è stato il primo testo, racconto o romanzo, che hai pubblicato, che hai sottoposto al lettore?

Zineb Mekouar:Il mio primo romanzo, “La gallina e il suo cumino”, parla di un’amicizia tra due donne, Kenza e Fatiha, e attraverso di loro è tutta una gioventù, vivace e assetata di libertà, che seguiamo. Troviamo i temi dell’emancipazione, della parità di genere in Marocco ma anche il tema del rapporto con la figura dello straniero in Francia. Questi sono temi che mi stanno a cuore.

Rilasciato: Quali sono allora gli autori che hanno influenzato il tuo modo di vedere i fatti e di scriverli?

Sono un grande ammiratore di molti scrittori. Mi piacciono particolarmente i libri di Mario Vargas Llosa, premio Nobel per la letteratura, mi piace il suo modo di liberarsi dai confini e dalle epoche per scrivere sugli argomenti che vuole. Adoro i romanzi di Camus, il suo rapporto con il modo mediterraneo di stare nel mondo, anche la sua definizione di dignità umana. Sono una grande ammiratrice del lato carnale della scrittura di Marguerite Duras, del ritmo che mette nei suoi libri… e potrei raccontarvene decine di altri!

Rilasciato: Per scrivere bisognerebbe imporsi una sorta di cerimoniale e sottomettersi ai suoi vincoli? È lo stesso per tutti i tuoi romanzi?

Per scrivere non ho bisogno di nulla se non di tempo e musica. Questo mi permette di mettermi nella mia bolla, di isolarmi per un attimo dal mondo per poter, forse, ascoltare meglio tutta la complessità umana.

Rilasciato: Scrivere è il doppio piacere di raccontare e di raccontarsi una storia, ed è anche il piacere di scrivere, il che è inspiegabile” diceva Françoise SAGAN in un’intervista rilasciata a Le Magazine littéraire nel giugno 1969 .

E’ esattamente vero. Ti risponderò con un’altra citazione, questa volta di Marguerite Duras: “Posso dirti quello che voglio, non scoprirò mai perché scriviamo e come non scriviamo. » Tutto dipende dalla storia di ogni persona e dall’aspetto “necessario” della scrittura nella propria vita.

Rilasciato: Per Proust la vita scritta è più intensa di quella vissuta. Cosa ne pensi ?

Penso che sia indescrivibile e misterioso il rapporto con la scrittura, questo è certo. Penso anche che sia l’intensità delle emozioni vissute che può rendere un libro “vivo”, cioè permettere, attraverso la lettura, di commuovere, toccare il cuore.

Libé: Il critico e scrittore Milan KUNDERA dice che il romanzo è il luogo dell’ambiguità, il luogo dove le cose non si decidono mai in modo definitivo, il luogo dell’assenza di una morale manichea. Potrebbe applicarsi ai tuoi romanzi?

Sono totalmente d’accordo. La letteratura è il luogo per eccellenza dove non esiste giudizio. Non esiste una “moralità predefinita”, buona o cattiva, abbiamo soprattutto personaggi che cercano, come meglio possono, di convivere, con la grande Storia che a volte si mescola con le loro storie intime, con le loro emozioni e le loro fragilità… è la cosa più bella della letteratura, questa libertà assoluta di poter sviscerare situazioni, momenti, senza giudizio, e di vivere, alla luce dell’arte, nella pelle dei personaggi.

Come lettori, possiamo, aprendo un libro, viaggiare dove vogliamo, nel momento che vogliamo… e vivere mille vite. È un potere estremamente forte e prezioso poiché ci permette di realizzare che l’Altro, lo straniero, è solo un altro noi stessi. La letteratura ci fa scoprire la nostra stessa umanità.

Commenti raccolti da Abdelkrim Mouhoub

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