“Non potevo più piangere”: Baptiste Beaulieu, medico e scrittore, racconterà le sue lacrime alla Marathon des mots

“Non potevo più piangere”: Baptiste Beaulieu, medico e scrittore, racconterà le sue lacrime alla Marathon des mots
“Non potevo più piangere”: Baptiste Beaulieu, medico e scrittore, racconterà le sue lacrime alla Marathon des mots
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l’essenziale
Medico a Tolosa, Baptiste Beaulieu ha pubblicato numerose opere che uniscono narrativa e medicina. Il suo ultimo libro, che presenterà alla Marathon des mots, si intitola “Dove vanno le lacrime quando si asciugano”, edito da L’Iconoclaste: un bellissimo titolo per un bellissimo romanzo. Ritratto.

Ha solo 37 anni, ma Baptiste Beaulieu è già una figura emblematica della comunità medica attivista, che espone nei suoi libri, su France Inter e sui social network. Medico e attivista? La vita quotidiana dei suoi pazienti, il deserto medico e la sofferenza costituiscono la materia dei suoi scritti, che egli descrive come altrettanti “gridi d’allarme” che pronuncia in un linguaggio pieno di benevolenza e di bontà.

“Dove vanno le lacrime quando si asciugano” racconta la sua storia, e quella dei suoi pazienti: “Volevo scrivere un libro che permettesse al lettore di sedersi dall’altra parte dello studio del medico”, confida, “e di capire chi ha di fronte il professionista. Poi scoprono che il medico può non essere lo stesso il lunedì mattina e il venerdì sera…” Il lettore si siede nella sala d’attesa di Jean, il medico di base, e vede passare la gente . tutta una galleria di personaggi in questa cittadina del sud-ovest: anziani, giovani, bambini e tossicodipendenti, vecchi e perfino teppisti con i cani – e Jean a volte si prende cura anche di questi cagnolini…

Come in tutti gli studi medici, a casa di Jean ci sono molte lacrime. Questo medico ascolta con attenzione ogni ferita, ogni dolore e sa che prendersi cura è anche consolante. Problema: non piange più, lui, il medico in prima linea nell’intero catalogo della sofferenza umana… Dove sono le sue lacrime?

Nessuna lacrima, ma amare osservazioni

Come il suo personaggio centrale, Baptiste Beaulieu non ha pianto per molto tempo: “I robot non piangono, io non lo sono. Sono costantemente confrontato con la sofferenza degli altri. Come spiegare a qualcuno che soffre di cancro che lui ha due o tre mesi di vita, come posso parlargli di questa spada di Damocle senza sentire nulla. Eppure, non piangevo più, non potevo più piangere…” E per aggiungere, lucida e? amara : “Non sono più quella di quando ho iniziato. Sono stata violentemente scossa dalla vita delle donne che ho accolto – vite terribili –, e da tutta la sofferenza che ho sentito…”

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La scrittura e la letteratura aiutano a superare il dolore e Baptiste Beaulieu scrive continuamente libri che raccontano la storia della sua vita quotidiana ed esprimono la sua amarezza nei confronti della medicina così come viene praticata qui e oggi. Ma la vita, e l’amore per la vita, in fondo sono più forti di tutto: le lacrime, di cui il medico-scrittore aveva “perso la strada”, come dice simpaticamente lui, sono tornate dieci mesi fa, ed erano lacrime di gioia: un è nato il bambino.

Incontri e letture con Baptiste Beaulieu Mercoledì 26 giugno alle 19 presso la libreria Grand Selve (14, rue Gambetta), Grenade sur Garonne; Giovedì 27 giugno alle 20,30 al castello di Launaguet (95, chemin des Combes) e sabato 29 giugno alle 19 alla libreria Le chameau sauvage (43, avenue des Unis). Ultimo libro pubblicato: “Dove vanno le lacrime quando si asciugano” (The Iconoclast, 288 pagine, € 20,90)

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