“Hippocampus” di Eva Marzi, memoria rigida – Libération

“Hippocampus” di Eva Marzi, memoria rigida – Libération
“Hippocampus” di Eva Marzi, memoria rigida – Libération
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Il poeta svizzero ricostruisce la storia di un giovane migrante affetto da amnesia in dolci poesie narrative.

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All’origine del libro della poetessa svizzera Eva Marzi c’è una storia che è già poesia, qualcosa all’incrocio tra il tragico e il bello. Quella di un giovane che, dopo un incidente in bicicletta, riprende conoscenza in ospedale e nel suo passato. La diagnosi è semplice: “Perdita di coscienza con trauma cranico. Amnesia. Vuoto di memoria.” Al suo capezzale c’è una giovane donna sconosciuta. È a Ginevra ma crede di essere nel suo paese natale, la Tunisia, proiettato nella memoria di un altro ospedale, qualche anno prima, di un altro incidente, quello che costò la vita a sua nonna – “Mi sono svegliato in un ricordo”. Negli ultimi mesi, dal suo arrivo in questo Paese, ha dimenticato tutto. Anche la ragazza, che giura di essere innamorata, nonostante i sospetti del mondo medico (“Se amassi davvero questa ragazza, la ricorderesti”).

“Dottore: Riconosce la ragazza?

Malik: no.

Ti ricordi che avevi una ragazza?

Ricordo una donna, sì. Ma non era lei.”

Piano piano, frammento dopo frammento, tutto va ricostruito. La ragazza resta, i ricordi lentamente ritornano. Eva Marzi si è immersa in questa storia vera che ha ricostruito e trasformato con incredibile dolcezza, per raccontarla in versi narrativi dall’interno. Implicitamente, dietro questa memoria interna irraggiungibile, dietro i ricordi di quest’altro che era lui e che deve domare, emerge l’esilio, il paese che Malik si è lasciato alle spalle e che torna a perseguitarlo, come si era rifiutato di lasciare che stesso essere cancellato. Una bellissima raccolta sui vagabondaggi del corpo e della mente.

Eva Marzi Cavalluccio marinoedizioni La Veilleuse, 120 pp., €16.

L’estratto

Ogni giorno

pesiamo la mia anima

C’è in me

qualcuno da salvare?

Essendo sopravvissuto

non è sufficiente dimostrarlo

che esisto

Vogliono che io possa raccontarmi

Dimmi

controlla vero o falso

nelle caselle bianche

della mia storia

Ogni giorno

Imparo a deludere

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