Il FAMM, questo nuovo museo espone esclusivamente opere di artiste a Mougins

Il FAMM, questo nuovo museo espone esclusivamente opere di artiste a Mougins
Il FAMM, questo nuovo museo espone esclusivamente opere di artiste a Mougins
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Femmes Artistes du Musée de Mougins (FAMM) è il primo museo privato in Europa e il secondo al mondo la cui collezione permanente è interamente costituita da opere di artiste provenienti da un privato britannico.

Un museo al 100% femminile, bisognava osare! Christian Levett, ex trader e miliardario, ha deciso di investire in questo ambizioso progetto.

Il FAMM, il primo museo privato in Europa dedicato alle donne artiste, apre le sue porte al pubblico questo 21 giugno a Mougins, nelle Alpi Marittime.

Un bellissimo panorama della creazione femminile! Il museo è composto da 80 opere di artiste provenienti da tutto il mondo, provenienti dalla collezione privata di Christian Levett. Un collezionista esperto che acquista arte da oltre 30 anni. Ha già acquisito più di 500 opere di artiste. Appassionato d’arte che continua ad arricchire costantemente la sua collezione, stimata in circa 2000 opere. Solitamente queste creazioni adornano le pareti di queste case. Questa volta, grazie alla sua fantastica collezione, il pubblico potrà scoprirli presso FAMM.

Il FAMM è situato sui quattro piani dell’ex MACM (Museo d’Arte Classica di Mougins), nel cuore del villaggio storico di Mougins.

Frida Kahlo, “Falce e martello” (e il bambino non ancora nato), 1950 circa. Corsetto ortopedico, gesso secco e tecnica mista esposti al museo FAMM di Mougins.

© Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust – Adagp, Parigi

Tra i grandi nomi della storia dell’arte ricordiamo: Berthe Morisot, Mary Cassatt, Leonora Carrington, Leonor Fini, Joan Mitchell, Lee Krasner, Alice Neel, Marina Abramović, Frida Kahlo, Louise Bourgeois, Tracey Emin, Jenny Saville, Niki de Saint Phalle as così come gli artisti emergenti.

La FAMM invita il pubblico ad esplorare i principali movimenti artistici, dall’impressionismo ai giorni nostri. La prima galleria è dedicata all’impressionismo con dipinti di Berthe Morisot alla quale rendiamo attualmente omaggio in una mostra al Museo delle Belle Arti di Nizza.

La seconda galleria dà il posto d’onore all’“espressionismo astratto” del dopoguerra con opere di Lee Krasner, la moglie di Jackson Pollock, che visse all’ombra del marito artista. Ma anche dipinti di Joan Mitchell e opere di Frida Kahlo come un bustier di gesso su cui simboleggiava la sua incapacità di diventare madre a seguito di un grave incidente di tram che la rese invalida per tutta la vita. Christian Levoit spiega il suo approccio: “Attraverso la ricerca su queste artiste, otteniamo una visione senza precedenti delle sfide che hanno dovuto affrontare dal periodo impressionista a oggi”.

La terza galleria propone di scoprire la pittura figurativa e in particolare le sculture di Louise Bourgeois. La quarta e ultima galleria mette in risalto artisti emergenti come Sarah Lucas o Jenny Saville.

Christian Levitt spiega così il suo impegno che gli appariva ovvio e un’ingiustizia storica:

Finita di rileggere un grande classico della storia dell’arte e voltata l’ultima pagina mi sono chiesta “ma dove sono le donne?

Christian Levett, collezionista d’arte.

Storicamente, le artiste sono state ampiamente sottorappresentate nei musei, nonostante i notevoli contributi al mondo dell’arte. La maggior parte dei musei sono dedicati anche ad artisti uomini. È il caso della Costa Azzurra: Renoir a Cagnes-sur-Mer, Matisse e Chagall a Nizza.

Eppure le donne spesso lavoravano insieme ai loro colleghi maschi. Come Françoise Gilot (alcune sue opere sono presentate nel museo) che andò in esilio negli Stati Uniti dopo la separazione da Pablo Picasso.

A questi personaggi “dimenticati” sono attualmente dedicate numerose mostre temporanee nei musei di tutto il mondo. A Mougins, la FAMM si inserisce in questa dinamica globale creando un’istituzione a loro dedicata, come il “Museo Nazionale delle Donne nelle Arti” a Washington o il “Frauenmuseum” a Bonn in Germania. Una “riparazione” per le artiste, finanziata… da un uomo.

Da vedere dalle 10 alle 20 fino al 30 settembre e dalle 10 alle 18, dal 1 ottobre al 30 giugno.

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