La 44a edizione del Festival internazionale del cinema di Amiens si svolgerà venerdì dal 15 al 23 novembre. Quasi 140 Film potranno essere scoperti o riscoperti durante tutta la manifestazione. Con una nuova programmazione attorno alla figura del vampiro.
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“Questa figura infesta il cinema ancora oggi, resistendo ai secoli e al tempo, è vecchia quasi quanto lui.. Il tono è deciso e ha due canini molto affilati. Per la sua 44esima edizione, il festival internazionale del cinema di Amiens sviscera la figura del vampiro.
Il vampiro è sotto i riflettori: COME Dracula di Francis Ford Coppola, ma anche Carmilla, citata in E morire di piacere di Ruggero Vadim. “Quando pensiamo ai vampiri pensiamo subito a Dracula, mentre prima c’è Carmillaspiega Marie-France Aubert, direttrice della FIFAM, Carmilla è una vampira lesbica, nata molto prima di Dracula, in un racconto di Sheridan Le Fanu [1872]. Poiché è stata dimenticata, abbiamo voluto metterla sotto i riflettori con diversi film ispirati a questa figura.“
Il film della serata inaugurale apre il ballo dei vampiri al centro culturale di Amiens con un film uscito nel 1983, I predatori di Tony Scott. David Bowie, Catherine Deneuve e Susan Sarandon interpretano i ruoli principali. Ma per i più nostalgici, Nosferatu (1921), film muto di Murneau, ed La figlia di Dracula (1936) sarà proiettato al Ciné St-Leu e al cinema Orson Welles. In totale sono in programma 21 film sui vampiri perché “dietro al tema del vampiro c’è la rappresentazione degli emarginati, degli invisibili, come le donne e gli afrodiscendenti” precisa Marie-France Aubert.
Perché anche l’Amiens International Film Festival 2024 dedica parte della sua programmazione all’afrofuturismo e al futurismo africano. Un tema insolito nel cinema, queste storie anticipatrici “fare affidamento sui traumi passati per immaginare futuri desiderabili, liberi dall’oppressione“.
In primo piano: il film di fantascienza americano No di Jordan Peele, famoso regista di Noi (2019) et Uscire (2017). Su questo tema vengono organizzati durante tutto il festival 17 film e numerosi incontri e dibattiti.
Un festival segnato quest’anno anche da un programma dal titolo evocativo: filming alone. In un momento di grandi produzioni, la FIFAM si rivolge “questo gesto politico ed estetico di cineasti e videografi che da soli impugnano la macchina da presa per intraprendere percorsi insidiosi, alleggeriti dalla pesantezza tecnica e istituzionale.“
Pochi sono conosciuti dal grande pubblico, eppure questi film esplorano molti aspetti del cinema, dall’autobiografia ai ritratti, compresi i film sull’attivismo. Per Saskia Corlu, co-programmatrice di Filmer Seul.e, “c’è qualcosa di potente nel poter filmare da soli. Se parliamo delle donne, ad esempio, questo permette loro di cogliere opportunità di cui sono private. È come scavare una strada secondaria.“
Per Marie-France Aubert, questo è l’obiettivo della FIFAM: “come giovane direttrice di un festival cinematografico, è un dovere portare le storie ai marginiprecisa, e anche se non hanno bisogno di noi e si danno il potere, devo essere il canale di tutto ciò.“
Come sempre, il Festival del Cinema di Amiens propone al pubblico del festival una serie di incontri, dibattiti e anteprime. Tra i più attesi, come nel 2021, l’arrivo del regista Costa Gavras, domenica 17 novembre, per il suo ultimo lungometraggio L’ultimo respiro che uscirà nelle sale il 12 febbraio 2025. Adattato dall’omonimo libro del dottor Claude Grange, il film evoca la fine della vita e della morte attraverso i dialoghi tra un operatore di cure palliative interpretato da Kad Merad e uno scrittore interpretato da Denis Podalydès.
Il festival internazionale del cinema di Amiens si svolge da venerdì 15 a sabato 23 novembre alla Maison de la Culture, al Ciné St-Leu, al cinema Pathé e al centro culturale Jacques Tati. I prezzi vanno da 3€ a 7€ e sono disponibili abbonamenti. Il programma è disponibile su fifam.fr.