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Editoriale Côté Brest
Pubblicato il
16 novembre 2024 13:20
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Parto dal principio che quando si va al cinema è da stupirsi La sostanza, Mi è stato servito! Non bastano più di 5 minuti per entrare nel film dove capiamo che Elisabeth Sparkle (Demi Moore) ha conosciuto la vera fama e che ha brillato come una stella a Hollywood. Sì, ma quello era prima. Oggi, presentatrice televisiva di fitness, le viene detto senza mezzi termini che “A 50 anni si ferma”.
Sotto shock, scopre l’esistenza di una sostanza capace di donarle una versione migliore di se stessa: più giovane, più bella, perfetta. Ridotta al suo aspetto fisico e confrontata con il suo bisogno di esistere e per essere amata consuma IL prodotto miracoloso…
Un’esperienza visiva straordinaria
Diretto da Coralie Fargeat, La sostanza è sovversivo, violento, cruento e puramente satirico. Un film sull’intenso rapporto con il tempo e il corpo dove il mito della bellezza e dell’eterna giovinezza viene abusato, allungato e distorto fino al disagio. Le ingiunzioni che la circondano catalizzano l’odio verso se stessa provato dal personaggio di Elisabeth, mentre l’elastica freschezza della sua versione migliore la vampirizza. Assistiamo quindi a una guerra tra due donne che in realtà sono una sola.
Poi l’inevitabile caos si instaura in una Los Angeles grafica e igienizzata. Il regista satura l’immagine con primi piani orribili e profondità di campo inquietanti. Un ruolo più che intelligente per Demi Moore, un’esperienza visiva straordinaria, il tutto trasportato dal nervoso beat electro di Raffertie: film cult in lavorazione!
Anaïs Briec
Visto per voi al multiplex Liberté.
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