Il rapper congolese-belga Damso fa un ritorno inaspettato con un’opera eclettica pubblicata questo venerdì 15 novembre. Tra promozione originale e opinioni forti da parte degli ascoltatori, il progetto incuriosisce e destabilizza.
La copertina dell’ultimo album di Damso “I lied”
15 novembre 2024 alle 17:45 di Rabaud Mathilde
Damso, figura chiave del rap francofono di origine congolese, sorprende ancora una volta rivelandosi Ho mentitoun album di 11 brani. Questo progetto inaspettato arriva poiché il suo ritorno ufficiale era inizialmente previsto per il 30 maggio 2025, con l’uscita di BĒYĀHannunciato come il suo ultimo album. Ho mentito : una confessione conforme al titolo, riflesso di un approccio spontaneo e quasi improvvisato.
Una promozione atipica e immersiva
Per accompagnare questa uscita, Damso ha immaginato una promozione straordinaria. All’inizio di novembre sono state organizzate sessioni di ascolto gratuite in diverse città, da Parigi a Montreal. L’artista ha lasciato il segno anche elogiando luoghi simbolici, come sede del partito comunista francese a Parigi, per trasmettere il suo album.
Damso si circonda di‘Angèle, Kalash e Kalash criminaleartisti con cui ha già collaborato, per pezzi che si distinguono. Con Kalash Criminel, anch’egli di origine congolese, realizza un titolo in lingala portato da amapiano, questo popolare electro sudafricano. Il brano è caratterizzato da fischi ispirati alle danze di strada di Soweto (Sudafrica) e da un coro religioso in sottofondo, creando un’atmosfera ricca e coinvolgente. L’album rivela anche un’intima collaborazione con Michkavie, suo fratellola cui voce profonda e accattivante si rivela pienamente nel titolo Mony.
Un album che divide profondamente
E Ho mentito segna una svolta stilistica audace per Damso, l’accoglienza è a dir poco mista. Sui social network c’è chi esalta un lavoro “sensibile” e “audace”, in cui il rapper sperimenta suoni diversi, come l’amapiano o l’elettronica sinfonica. Altri, invece, rimpiangono l’allontanamento dai suoni più crudi e introspettivi che hanno segnato i suoi esordi.
Questa polarizzazione sottolinea un fatto: Ho mentito non lascia nessuno indifferente. Per alcuni fan, l’evoluzione lo è prova di maturità artistica. Per altri simboleggia una pausa dall’autentico Damso che hanno apprezzato.