Gettare la zuppa su un’opera di Monet a Lione: i due attivisti si rilassano

Gettare la zuppa su un’opera di Monet a Lione: i due attivisti si rilassano
Gettare la zuppa su un’opera di Monet a Lione: i due attivisti si rilassano
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Il tribunale di Lione ha assolto, per mancanza di “elementi costitutivi del reato”, i due attivisti di Riposte Alimentaire che avevano spruzzato il dipinto Primavera di Claude Monet al Museo delle Belle Arti di Lione, il 10 febbraio.

Le Figaro Lione

Con una decisione emessa martedì, il tribunale di Lione ha assolto i due attivisti di Riposte Alimentaire che avevano inzuppato di zuppa il dipinto Primavera di Claude Monet, esposto al Museo delle Belle Arti di Lione, il 10 febbraio. Secondo il giornale Progresso hanno considerato i giudici “che non sono stati accertati gli elementi costitutivi del reato” condannare le due giovani donne di 20 e 23 anni.

Lo scorso 21 maggio durante l’udienza i loro avvocati si sono pronunciati per l’assoluzione, assicurando che la scelta del dipinto era stata deliberata, essendo l’unico protetto da un vetro nella stanza. “Hanno preso di mira questo dipinto per dire: ‘Questa sarà la nostra ultima primavera se non agiamo. Se non agiamo, i pittori non avranno più nulla da dipingere.” ha supplicato uno dei loro due avvocati, Maître Griottier, chiedendo il rilascio.

Danni stimati in 2200 euro

Da parte sua, aveva sottolineato il pubblico ministero “l’egoismo di una causa e la sua espressione che trascura altri interessi come l’accesso alla cultura per tutti”. E ha denunciato un’azione “cieco, immaturo e sconsiderato” In “una democrazia dove ci sono tanti altri mezzi di espressione per farsi ascoltare” chiedendo una pena detentiva con sospensione condizionale di due mesi.

La città di Lione, non rappresentata in udienza, aveva chiesto alle due giovani un euro simbolico, mentre le riparazioni al telaio, unico elemento danneggiato da questo getto di zuppa, erano stimate in 2.200 euro.

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