Filippo VI: quale popolarità dopo dieci anni di regno?

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Gli spagnoli sono soddisfatti del lavoro svolto dal loro re Felipe VI? In occasione dei suoi dieci anni di regno, questo 19 giugno 2024, è tempo di bilanci. E, secondo la recente indagine commissionata dai nostri colleghi di Vanitatisla sovrana 56enne avrebbe infatti adempiuto al contratto.

Nel suo ufficio guarda verso l’orizzonte. Seduto sul bordo di un tavolo, ha gli occhi incollati al telefono. Lo scopriamo anche in piedi, immerso nella lettura delle sue carte. Con il volto ancora serio, Felipe VI si mette in posa durante una serie di foto uniche al Palazzo della Zarzuela per celebrare la sua ascesa al trono. Infatti, il 19 giugno 2014, è succeduto ufficialmente al re Juan Carlos I. Un compito gravoso, del resto, quello di riprendersi questa corona macchiata dai vari scandali di suo padre. Oltre ad assumere i suoi nuovi doveri reali, dovrà restaurare l’immagine della monarchia e della sua famiglia. Dieci anni dopo, Filippo VI è riuscito nella sua scommessa?

Un re la cui popolarità rimane stabile

Secondo l’indagine condotta dall’istituto IMOP Insights tra il 25 maggio e il 5 giugno per il quotidiano Vanitatis, non solo il sovrano spagnolo è oggi il membro della famiglia reale più apprezzato dai suoi concittadini, ma ha anche ottenuto un ottimo punteggio con gli spagnoli. Per la prima volta dal suo insediamento, Felipe VI ha superato di poco un decimo la sua media abituale di 6,5. Una piccola vittoria che però nasconde numeri più deludenti. Solo il 46,4% degli spagnoli ha risposto di avere un’opinione favorevole di lui e del suo lavoro. Un calo di quasi tre punti rispetto al 2021 (49,5%)!

Nonostante tutto, la sua popolarità rimane relativamente stabile. “Si potrebbe pensare che, in un ambiente così politicamente polarizzato, la discrezione e la neutralità con cui agisce la Corona potrebbero impedire alle persone di prendere posizione contro il capo dello Stato”, spiega Vanitatis. Per i primi dieci anni del suo regno, la monarchia di Filippo VI rimase sullo sfondo, in attesa che si calmasse la tempesta mediatica causata dal comportamento del re Juan Carlos e degli altri membri della famiglia reale. Questa è probabilmente la chiave per la stabilità delle cifre.” Lentamente ma inesorabilmente, Filippo VI consolida quindi il suo regno. Anche i suoi detrattori, ad esempio, sono diminuiti, passando dal 24% nel 2022 al 20,9% nel 2024.

Disparità per età, regione e ideologia

Non sorprende che più gli intervistati invecchiano, più approvano le azioni del sovrano. Quasi il 55% dei giovani tra i 45 ei 54 anni è convinto del suo impegno e della sua personalità. I giovani tra i 18 e i 24 anni, invece, sono molto più eterogenei: il 30% disapprova la sua prestazione contro solo il 28,6% che lo sostiene. Ma è soprattutto l’indifferenza a prevalere tra gli under 35, dato che oltre il 41% non ha alcuna opinione sul re. Un sentimento condiviso anche da un abitante su due dei Paesi Baschi spagnoli. Se quasi il 56% degli andalusi è pro-Felipe, i catalani lo sconfessano al 52,5%.

Durante i suoi dieci anni di regno, Filippo VI ha partecipato ad una serie di scatti fotografici nel suo ufficio al Palazzo della Zarzuela. © Casa de SM el Rey

Anche l’ideologia, come l’età e la provenienza, è un fattore chiave. Quanto più l’intervistato si colloca a destra sulla scala politica, tanto più tenderà a sostenere il monarca, e viceversa. Vanitatis sottolinea tuttavia che anche tra i partiti di sinistra repubblicani – senza che siano estremisti – Filippo VI è approvato praticamente in tutti gli attributi studiati dal sondaggio. Il suo unico brutto voto? La sua gestione di situazioni complesse e la sua vicinanza ai cittadini. “La Spagna non è monarchica ma è ‘felipista'”, afferma così Vanitatis.

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Tra i suoi contributi, il desiderio di rendere la casa reale più trasparente sembra essere il più apprezzato. Una persona su cinque ritiene che abbia migliorato in passato uno degli aspetti più controversi della monarchia. Un successo che, a quanto pare, fece una forte impressione sui suoi sudditi. Seguono il ripristino del prestigio della Corona (16,6%) e una maggiore professionalità (15,5%). Abbastanza per garantire, senza molti dubbi, che la sua scommessa sia stata accolta a pieni voti!

Per Vanitatisla Spagna non è monarchica ma “felipista”! © Casa de SM el Rey

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