Marcia del Pride a Montpellier: 15.000 persone LGBTQIA+ hanno marciato aspettando Bilal Hassani sul palco

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Esponendo cartelli e bandiere arcobaleno, 15.000 persone hanno partecipato questo sabato alla Marcia del Pride sul tema “Revolté.es”, a piedi o a bordo di una quindicina di carri allegorici.

L’ebbrezza è lì, comunicativa. Il primo carro armato lascia Place Royale alle 15:30, l’ultimo un’ora dopo! Uno striscione “Montpellier ti ama” esposto dalla cima dell’Arco di Trionfo segna l’inizio della 31a Marcia del Pride: che la festa abbia inizio!

Uno striscione esposto sull’Arco di Trionfo segna il calcio d’inizio.
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Da Peyrou… a Peyrou, un cordone umano ininterrotto e denso avanza lentamente. Sotto le bandiere di una città tra le prime a sostenere la causa di chi assimila LGBTQIA+, acronimo che continua a crescere, 15.000 persone hanno marciato, ballato, cantato, esultato.

#montpellier 31° Marcia del Pride da Peyrou sul tema “Revolté.es”. 16 carri armati e due trenini. Previste 15.000 persone. pic.twitter.com/YyFsySMFlM

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L’amore non ha limiti

In mezzo alle bandiere arcobaleno mancava solo il Mago di Oz per completare la mobilitazione festosa e sempre esigente, incarnata da figure di attivismo, ora funzionari eletti, ora manifestanti volontariamente scandalosi, anche i più banali. Piovono acquazzoni di decibel su di loro. Attorno ad esso gravitano particelle più o meno amiche…

#montpellier 31° Marcia del Pride da Peyrou sul tema “Revolté.es”. Andiamo ! pic.twitter.com/RiTuOAQrWf

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“Comunque è un po’ limitato!” sussurra uno spettatore trascinato dalla folla impazzita. Benvenuti nelle terre dell’arcobaleno! Lascia che fermi il suo carro armato… non il loro. Il sole picchia ancora una volta sul latex, sulle parrucche biondo platino, sugli shorts attillati… il rovescio di una questione lungi dall’essere risolta, a 42 anni (appena) dall’abrogazione del reato di omosessualità.

Il Pride, e coloro che lo compongono, sono ancora lontani dal raggiungere il consenso. Alla signora non resta che leggere i volantini caduti a terra: “L’amore non ha limiti, solo le persone li hanno”.

Bilal Hassani sul palco

Oppure questi cartelli che restano fedeli alle notizie, “Più regine, meno RN”, “Più amore, meno Zemmour” ecc. “La lotta contro la discriminazione basata sulla morale, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere rimane la nostra battaglia”, ricorda un attivista della CGT!

#montpellier @iambilalhassani In diretta dalla marcia del Pride prima del concerto a Peyrou alle 19:00 da Bilal https://t.co/qqAn69Ao8U

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16 carri armati si dirigono verso il centro. La folla si fa un bel bagno di gioia e spensieratezza, di quelle che sembrano scatenarsi in un contesto politico nauseante. Ci vorrà altro per rovinare la festa. “Non scommetterei”, reagisce uno dei partecipanti alla festa. Il giorno dopo una manifestazione contro l’estrema destra, nonostante l’assoluta disinvoltura, sotto il trucco emerge la paura.

Abiti pazzeschi e sorrisi ovunque!
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“Non ci preoccuperemo!” Presto salirà sul palco Bilal Hassani, ed è in gran forma, “che ambientazione, che vibrazioni! Ho in serbo un grande spettacolo per loro”. Nelle strade cosparse di coriandoli, sorrisi e gioia di stare portano un po’ di aria fresca. Un vento di libertà, su cui non scommettere? “Anche il tuo amico etero vota il Fronte Popolare”, possiamo leggere. Da lì ad aggiungere una H a LGBTQIA+, è solo questione di glitter!

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