“Ho immagini molto chiare di questo momento in cui sento i miei genitori completamente impotenti”: Emmanuel Moire ripensa alla morte di suo fratello

“Ho immagini molto chiare di questo momento in cui sento i miei genitori completamente impotenti”: Emmanuel Moire ripensa alla morte di suo fratello
“Ho immagini molto chiare di questo momento in cui sento i miei genitori completamente impotenti”: Emmanuel Moire ripensa alla morte di suo fratello
-

L’artista 45enne, che appare sullo schermo soprattutto in “Il domani ci appartiene”, la serie TF1 girata a Sète, è stato ospite il 10 novembre dello spettacolo “Una domenica in campagna” condotto da Frédéric Lopez .

Emozione vivace questo 10 novembre su 2 nello spettacolo “Una domenica in campagna” condotto da Frédéric Lopez. Emmanuel Moire, a suo agio sia nel canto che nella recitazione (lo possiamo vedere in particolare in Il domani appartiene a noila serie TF1 girata a Sète), è tornato su un momento particolarmente doloroso della sua vita: la morte del fratello gemello, Nicolas Moire, nel 2009.

Mentre l’artista, ormai quarantacinquenne, stava lavorando ad un nuovo album, venne a sapere che suo fratello era rimasto vittima di un grave incidente stradale.

O lo teniamo in vita rischiando di recuperare qualcuno che non è più quello che conoscevamo oppure lo lasciamo andare

“È stato abbattuto. È stato messo in coma per quindici giorni e poco a poco, quando lo abbiamo fatto uscire dal coma, abbiamo visto che a livello del cervello, clinicamente, non c’era più nessuno. […] È stata una vera scelta da fare. Cioè o lo teniamo in vita rischiando di recuperare qualcuno che non è più quello che conoscevamo, oppure lo lasciamo andare. Scelta difficile da fare”ha confidato l’uomo che ha interpretato Luigi XIV nel musical Il Re Sole tra il 2004 e il 2007.

Donazione di organi

Ed Emmanuel Moire continua: “Ricordo che ero con i miei genitori, uno per lato. Ho immagini molto chiare di quel momento in cui ho sentito i miei genitori completamente impotenti. Anch’io sono allo sbando. E una violenza, un dolore. Abbiamo deciso di lasciarlo andare”.

Il quarantenne, commosso, ricorda anche che suo fratello ha senza dubbio contribuito a salvare vite umane grazie ad alcuni dei suoi organi che sono stati prelevati con il consenso della famiglia.

-

NEXT “Mi piace questa sobrietà bretone, che è una forma di cortesia”: confida Olivier de Kersauson in occasione dell’uscita del suo nuovo libro