In “Bodkin” su Netflix un podcaster indaga sulla brughiera irlandese – rts.ch

In “Bodkin” su Netflix un podcaster indaga sulla brughiera irlandese – rts.ch
In “Bodkin” su Netflix un podcaster indaga sulla brughiera irlandese – rts.ch
-

A Bodkin, un angolo remoto dell’Irlanda dove la birra scorre tanto quanto la pioggia sui prati, un ostinato podcaster vuole risolvere l’inspiegabile scomparsa di tre abitanti del villaggio. Una storia che la gente del posto ha preferito dimenticare. “Bodkin” è disponibile su Netflix dal 9 maggio 2024.

Prodotto dagli Obama e dalla loro Higher Ground Production, in contrasto con i loro documentari impegnati, “Bodkin” fa parte di una linea di serie di intrattenimento calibrate per la piattaforma Netflix. Tra commedia dark, thriller freddo e thriller umido, “Bodkin” presenta Gilbert Power (Will Forte), un podcaster americano che va in fuga nelle terre dei suoi antenati. Un viaggio irlandese in superbo decoro con i suoi pub turistici e i suoi autentici paesani che diffidano degli stranieri ficcanaso.

Va detto che Gilbert si è unito a Bodkin per risolvere un “cold case”. Nonostante l’aiuto della timida giovane ricercatrice Emmy (Robyn Cara) e di Dove (Siobhan Cullen), un’arrabbiata giornalista del Guardian, l’indagine, appena iniziata, si impantana. Avanza a passo lento mentre le lingue non sono così facili da parlare in questo angolo perduto del West Cork. Nessuno vuole parlare di questi tre abitanti del villaggio scomparsi ventisette anni fa e i cui corpi non sono mai stati ritrovati.

Contenuto esterno

Questo contenuto esterno non può essere visualizzato perché potrebbe raccogliere dati personali. Per visualizzare questo contenuto è necessario autorizzare la categoria Social networks.

Accettare Maggiori informazioni

Aumenta i tuoi follower

Risolvere questa vicenda sarebbe però la garanzia per Gilbert di rilanciarsi, di aumentare i suoi follower e i suoi guadagni in calo, dato che il podcast non è sicuramente la soluzione per fare fortuna. “Ma chi ascolta questo genere di cose?” Questa è una frase che ritorna molto spesso in bocca agli abitanti del villaggio. Deriso regolarmente, Gilbert resiste comunque. Scavando il trio scopre una verità meno sordida di quanto immaginato, ma pur sempre una verità. In Bodkin tutti nascondono qualcosa, come queste suore che solo apparentemente nascondono qualcosa!.

Lo scenario, volutamente oscuro e contorto, funziona come bambole russe, gli investigatori dilettanti passano da scoperte sconvolgenti a rivelazioni strabilianti. Così la storia, come un’anguilla, scivola tra le dita, relegando l’indagine in secondo piano.

Will Forte (Gilbert) e Robyn Cara (Emmy) nella serie “Bodkin”. [Netflix – Enda Bowe]

Personaggi opposti

L’interesse si concentra soprattutto sui rapporti che uniscono i diversi personaggi, in particolare quelli di Gilbert e Dove, agli antipodi. Troppo prezioso, non spericolato, il credulone Gilbert, un po’ stupido se non stupido, si scontra con Dove e il suo estro, un’irlandese arrabbiata, specialista in scoop, convocata dal suo caporedattore per accompagnare controvoglia questo podcaster.

Il paziente ingenuo che basa la sua ricerca della verità sulla sincerità, la gentilezza, l’ascolto e l’amicizia deve fare i conti con l’impaziente intraprendente che non si perde mai in circonvoluzioni e lavori di gambe per scuotere il suo mondo e andare avanti. Quando vuole una risposta, Dove la ottiene in un secondo, indipendentemente dal metodo. Questi due approcci radicalmente opposti alimentano la commedia.

È inoltre opportuno aggiungere un ulteriore livello legato al passato di Dove. Ritornano in lui flashback particolarmente inquietanti che gettano una luce diversa su questo personaggio e sul suo atteggiamento, rendendolo sempre più simpatico con il progredire degli episodi. “Bodkin”, questa serie che non rivoluziona il genere ma rimane onesta, delizierà coloro che amano le storie che privilegiano i personaggi rispetto alla trama.

Philippe Congiusti/mh

“Bodkin” di Jez Scharf, con Siobhán Cullen, Will Forte, Robyn Cara. Su Netflix dal 9 maggio 2024.

-

PREV Intervento artistico in futuro…
NEXT Il ristorante Monsieur Lancaster e CopperBay Lancaster svelano il loro nuovo arredamento firmato dallo Studio Jean-Philippe Nuel