l’essenziale
Gli ascoltatori di France Inter conoscono bene le sue esilaranti deviazioni di canzoni famose. Per tutta la settimana, potranno ascoltare al Bijou le composizioni di Frédéric Fromet, irrigate da una dolce e sana follia. Rimangono ancora alcuni ultimi posti.
“Frédéric Fromet mantiene la sua posizione”, assicura il manifesto del nuovo spettacolo dei fuochi fatui della canzone francese. Non ci credete: a parte le piastrelle della tovaglia su cui lo vediamo, bambino, mangiare, è molto improbabile che Frédéric Fromet si sia calmato, e abbia deciso di smettere di sparare palle di cannone rosse (o meglio rosa, per gentilezza) ) ) sui mali del mondo che ci circonda. “Questo titolo mi ha fatto ridere”, confida, “ma continuo a denunciare il mondo del lavoro, i pericoli del cambiamento climatico, la violenza sulle donne, l’estremismo…”
A differenza delle esilaranti parodie che lo hanno fatto conoscere a France Inter, nello show di Charline Vanhoenacker, Frédéric ha scelto di ampliare gli arrangiamenti delle sue canzoni, e si esibirà tutta la settimana al Bijou accompagnato da François Marnier alle tastiere e fisarmonica e Rémy Chatton al contrabbasso. “Volevo aggiungere valore ai miei titoli, renderli belli – ed è molto carino!”, assicura scoppiando a ridere.
“Sono un cantante”
La risata, infatti, è ovviamente una questione in questo nuovo spettacolo, ma qua e là c’è un accenno di dolore, un sapore amaro che viene sottolineato dai musicisti e dalle melodie. “E’ giusto: non mi ritengo un comico – sorridiamo ma non ci diamo pacche sulle cosce, la sequenza “una risata e una risata” non è il mio genere -, né tanto meno un termine che io mi piace di più quella di chansonnier, una parola un po’ antiquata che mi piace. In ogni caso cerco di trovare un’angolazione divertente sugli argomenti un po’ pesanti che tratto. L’unica che non ho trovato Questa “angolazione divertente” è la questione della violenza contro le donne, che affronto frontalmente e duramente”.
Mai molto lontano dalla poesia urbana e impegnata di un gruppo come La Tordue – un riferimento scontato –, Frédéric trova la sua ispirazione nella stampa, che consulta avidamente ogni giorno per ricavare il materiale per i suoi spettacoli, che spesso conclude con “Noi moriremo tutti.” Una constatazione terrificante o un invito beffardo a ridere un’ultima volta prima della fine del mondo? “Ci divertiremo e ogni sera invito le persone a venire sul palco alla fine del bis e ridere con me. Ogni sera ci sarà un festival musicale”, promette Fromet.