La petizione pubblica porta un cambiamento negli ospiti stasera su “Tutti ne parlano”

La petizione pubblica porta un cambiamento negli ospiti stasera su “Tutti ne parlano”
La petizione pubblica porta un cambiamento negli ospiti stasera su “Tutti ne parlano”
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Ieri sui social network è stata lanciata una petizione pubblica affinché lo spettacolo Tutti ne parlano rivede la sua scelta degli ospiti per l’episodio di stasera.

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Venerdì scorso, il talk-show Tutti ne parlano ha rivelato i suoi ospiti della settimana: Cristina Beaulieu et Véronique Cloutier per il film Il ciclone di Natale; L’ex diplomatico Luisa Blais e il giornalista Alain Saulnier guardare indietro alla vittoria elettorale di Donald Trump; Patrice L’EcuyeR; Claudio Paquinassolto dopo 41 anni da 2 omicidi non commessi, e il suo avvocato Julie Harinen; Monna di Grenobleper il suo spettacolo Powder in the Eyes; Il giornalista Simone Coutu e influencer Julien Bourneval et Joel McGuirk per il documentario Alphas.

Ed è proprio l’invito rivolto a questi ultimi due ospiti che ha fatto reagire gli internauti, in particolare su Instagram, deplorando che questi due uomini che hanno un discorso mascolinista – oggetto del documentario – abbiano un posto a tavola in prima serata, soprattutto in questo Settimana delle elezioni americane.

Il professionista della sessuologia e creatore di contenuti Anne-Marie Menard ha pertanto lanciato ieri pomeriggio una petizione affinché Guy A.Lepage e la sua squadra cambino la situazione. La sua richiesta ha raccolto più di 3.500 firme in due ore.

All’inizio del pomeriggio, il popolare incontro domenicale serale ha apportato una novità ai suoi ospiti:

«AGGIORNAMENTO: stasera parleremo del documentario Alfail professore di scienze politiche e specialista in questioni di femminismo e mascolinità, Francis Dupuis-Déri sostituisce Joël McGuirk, co-conduttore del Podcast lucido. Saranno presenti anche il giornalista @simoncoutu e l’imprenditore e influencer Julien Bournival”.

La parola “mascolinismo” è sempre più utilizzata in francese per designare un movimento sociale conservatore o reazionario che sostiene che gli uomini soffrono di una crisi di identità perché le donne in generale, e le femministe in particolare, dominano la società e le sue istituzioni.

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