Dopo Titanium, primi dettagli sul misterioso Alpha di Julia Ducournau

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Tre anni dopo la sua Palma d'Oro TitanioJulia Ducournau la rende molto misteriosa Alfa e questo promette alcuni ulteriori cambiamenti.

La sostanza ha fatto esplodere il Festival di Cannes 2024 con la sua storia di body horror estremamente cruenta guidata da Demi Moore e Margaret Qualley. Se alcuni critici sognavano di vedere il vincere la Palma d'Oro, alla regista Coralie Fargeat è stato infine assegnato il premio per la sceneggiatura del suo secondo lungometraggio. Una ricompensa impressionante ma che non le ha permesso di ripetere la fragorosa impresa di un'altra francese: Julia Ducournau.

Con il suo secondo film (anche questo), ottimo Titanio mescolando slasher, fantasy e body horror, il regista aveva infatti scosso (anche) la Croisette e vinto la Palma d'Oro nel 2021. Da allora, sappiamo che Julia Ducournau ha avviato la produzione del suo terzo lungometraggio dal titolo Alfa indossato in particolare da Tahar Rahim e Golshifteh Farahani. Il film per il momento è rimasto molto misterioso ma, mentre le riprese sono in pieno svolgimento, sono stati rivelati i primi dettagli della trama.

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Alfa e Omega di Ducournau

Infatti, secondo Il risveglio di Pont-Audemer SU -diverse scene diAlfa sarebbero state girate il 23 e 24 ottobre presso la piscina 3 Îlets di Pont-Audemer, nell'Eure. La sua parte «annata» apparentemente corrispondeva ai desideri della produzione che voleva girare una sequenza ambientata alla fine degli anni '80. Ma cosa ancora più interessante, Il risveglio di Pont-Audemer ha rivelato alcune informazioni sulla trama del film, che fino ad ora era rimasta molto misteriosa.

Alfa sarebbe ambientato alla fine degli anni '80 e racconterebbe la storia di Alpha, un'adolescente rifiutata dai suoi compagni di classe a causa di una voce persistente: sarebbe stata contaminata da una nuova malattia. Sebbene non siano stati confermati dalla produzione, questi primi dettagli si adattano perfettamente ai temi del regista, che spesso si rivolgono a persone emarginate, escluse dalla società, e in particolare alle giovani donne. La malattia potrebbe anche essere un ottimo terreno di gioco per una possibile mutazione e uno spostamento verso l’orrore corporeo.

Foto Garance Marillier, Rabah Naït Oufella
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Lo scorso maggio Film Nation e Charades, le società di distribuzione, lo avevano comunque descritto Alfa COME “Il film più personale e profondo di Julia Ducournau” et “una nuova pagina” nella carriera del regista «entrambi molto coerenti con i suoi lavori precedenti e completamente nuovi nel tono». Parole che ben si adattano al discorso rivelato a priori, anche se nulla è certo visto che Julia Ducournau vuole restare “molto segreto” sul suo prossimo film secondo 76actu.

Nell'attesa di saperne di più, Alfa continua discretamente le sue riprese in tutta la Francia (è passato da Le Havre all'inizio di ottobre) e procede lentamente ma inesorabilmente. A questo punto, il film non ha una data di uscita ufficialema con un po' di fortuna, potrebbe essere presente in grande stile al prossimo Festival di Cannes.

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