Il resto dopo l'annuncio
Intorno a Philippe Bouvard cresce la preoccupazione. L'ex conduttore emblematico di Grandi testeche festeggerà il suo 96esimo compleanno il 6 dicembre, ha firmato un preoccupante primato storico in oltre 70 anni di carriera, come rivelato da VSD nel suo ultimo numero pubblicato giovedì 31 ottobre 2024.
I lettori della rivista non sono riusciti a trovare la sua rubrica intitolata “Bouvardages”. Invece un testo scritto dalla redazione. “Il nostro amico Philippe Bouvard, un po’ stanco – dovrà festeggiare il suo 96esimo compleanno il 6 dicembre – non ha potuto regalarci la sua rubrica”possiamo leggere lì. I nostri colleghi non hanno mancato di riferire che si trattava di a “primo in oltre 70 anni di carriera”.
Per compensare questa assenza inaspettata, VSD ha proposto ai suoi lettori una raccolta dei migliori testi scritti dall'uomo che ha venduto la sua villa di 442 m2 a Cannes. “Doveva succedere un giorno… Aspettare fino al suo ritorno, si spera il mese prossimo, alcuni dei suoi migliori stati d'animo”ha aggiunto la rivista con cui collabora dal 2020.
Philippe Bouvard ha rifiutato dopo la sua partenza Grandi teste
Qualche mese fa Michel Drucker fece delle rivelazioni C per te sullo stato di salute dell’ospite, la cui presenza è diventata negli ultimi anni sempre più rara sulla scena mediatica. “Lo chiamo quasi ogni due settimane. Parlo a voce molto alta perché ci sono giorni in cui non riesce a sentire bene. E poi, la sua acuità visiva è cambiata in modo significativo. Aveva 94 anni…“, ha dichiarato.
Philippe Bouvard, che si è posto l'obiettivo di ritirarsi il 1° gennaio 2025 battendo un “record mondiale” della longevità nei media -, ha perso la presentazione di Grandi teste a beneficio di Laurent Ruquier nel 2014 su RTL. Alcuni anni dopo, ha raccontato ai nostri colleghi del quotidiano Soir Mag la sua vita quotidiana da quando ha lasciato la stazione.
“Esco raramente di casa. Passo metà della giornata ad ascoltare le notizie, a prendere appunti e l'altra metà a reagire. Non avendo la vista mi viene meno, mi faccio leggere i giornali. La radio è sempre accesa e non guardo mai la televisione. La parte più difficile sono i fine settimana… La mia segretaria non c'è e mi annoio…”aveva confessato colui che animava Le Grandi Teste per quarant'anni.