“Era cattivo e altezzoso”: il regista de Il nome della rosa ha pessimi ricordi dell’attore premio Oscar – Cinema News

“Era cattivo e altezzoso”: il regista de Il nome della rosa ha pessimi ricordi dell’attore premio Oscar – Cinema News
“Era cattivo e altezzoso”: il regista de Il nome della rosa ha pessimi ricordi dell’attore premio Oscar – Cinema News
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In un’affascinante intervista rilasciata alla rivista Les Années laser, che accompagna l’uscita del suo capolavoro “Le Nom de la Rose” su Blu-ray e UHD, Jean-Jacques Annaud evoca il doloroso ricordo della sua collaborazione con F. Murray Abraham.. .

Jean-Jacques Annaud è uno di quei cineasti, in fondo ancora troppo rari, che accompagnano la vita delle sue opere fino alla fine, quando escono su supporto fisico, accettando di buon grado di scavare avidamente nei ricordi delle riprese. E non solo un po’.

Nell’ultimo numero della rivista Les Années Laser del mese di maggio, ha parlato con i giornalisti per quasi 8 ore (!) per ripercorrere tutta la sua carriera, in occasione dell’uscita evento questo mese del lavoro del suo capo in UHD e Blu-ray, Il nome della rosa. Splendidamente restaurato, il film è stato proiettato l’anno scorso al Festival Lumière di Lione, prima di approdare finalmente sugli scaffali.

L’occasione per Annaud di ribadire quanto gli sia piaciuto lavorare con Sean Connery, che interpreta un favoloso Guglielmo di Baskerville, ex inquisitore e monaco francescano che indaga sulla serie di omicidi che stanno insanguinando l’abbazia.

“Tutti mi avevano avvertito che Sean Connery era un personaggio impossibile ed estremamente difficile. In realtà era un sogno assoluto e andavo meravigliosamente d’accordo con lui”. aveva rilasciato il regista anche durante la sua Masterclass tenutasi a Lione lo scorso anno, a margine della presentazione di una copia restaurata del suo film.

Constantin Film Verleih

“Cattivo e altezzoso”

In The Laser Years, evoca ancora una volta il doloroso ricordo del suo lavoro con F. Murray Abraham, che nel film interpreta il formidabile inquisitore Bernardo Gui. “Ricordo di questo film il personaggio terribile, fondamentalmente malvagio e altezzoso, di F. Murray Abraham, che aveva preso un melone impossibile fin dal suo Oscar per Amedeo. Aggiunge anche questo paragone, evocando l’attacco contro di lui da parte dell’orso grizzly di L’Orso avvenuto durante le riprese, che per poco non lo uccise: “Preferivo ancora questo orso grizzly di Kodiak a F. Murray Abraham.”

L’anno scorso aveva menzionato questo aneddoto che la dice lunga sul livello di tensione con l’attore. “Il mio unico brutto ricordo di attore in tutta la mia carriera, e ho diretto, credo, migliaia di attori, è stato invece F. Murray Abraham, che interpretava l’Inquisitore. Era terribile, non tanto con me, quanto piuttosto con Sean.

Ha detto: “Ho un Oscar ed è un vecchio pazzo”. Erano entrambi in ritardo perché Sean non voleva aspettare F. Murray, e non voleva aspettare Sean… Era come il cortile della scuola.

Abraham è arrivato tardi per l’ultimo giorno di riprese programmato, dopo essere andato a fare shopping. Lo abbiamo chiamato per ricordargli i suoi obblighi contrattuali, ma si è rifiutato di venire. Doveva essere lì alle 7 del mattino ed è arrivato a mezzogiorno.

È venuto da me e gli ho detto che la sua scena era stata spostata alla fine delle riprese e che doveva restare qui e pagare le spese di tasca propria. Poi mi ha guardato e ha detto: “touché!” Così ha pagato il compenso e abbiamo girato la sua ultima scena l’ultimo giorno di riprese.”

Nonostante il suo comportamento da prima donna e la breve durata sullo schermo, F. Murray Abraham offre una composizione formidabile nei panni di questo inquisitore, che effettivamente esisteva. Se Annaud gli riserva un destino disastroso, il romanzo di Umberto Eco è più fedele alla realtà storica; l’interessato ritorna ad Avignone, accompagnato dai suoi prigionieri e dai rappresentanti del papato.

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