“Eden all’alba” di Karim Kattan, tempesta di desiderio a Gerusalemme – Libération

“Eden all’alba” di Karim Kattan, tempesta di desiderio a Gerusalemme – Libération
“Eden all’alba” di Karim Kattan, tempesta di desiderio a Gerusalemme – Libération
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Perché funziona

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Collisione nel terzo romanzo dell’autore palestinese tra la sensuale storia di Isacco e Gabriele e la tragica realtà del Medio Oriente.

Nato a Gerusalemme e cresciuto a Betlemme, l’autore palestinese Karim Kattan solca il suo solco nel mondo letterario con romanzi scritti magneticamente che ti portano lontano, in un universo sensuale e politico allo stesso tempo, di straordinaria bellezza. Ci è piaciuto molto il suo primo libro, Preliminari per un futuro frutteto (Elyzad, 2017), raccolta di racconti sull’amore, l’assenza, la memoria, tra le piantagioni di banane di Gerico, le foreste di Haifa e le dighe militari di Gaza. Il suo secondo, il Palazzo dei Due Collipubblicato quest’anno in edizione tascabile, è stato insignito del Prix des cinq continents de la Francophonie. Il suo terzo, Eden all’alba figura ancora nel palmares Renaudot. Situato a Gerusalemme e nei suoi dintorni, è intriso di poesia ed evoca il dolore e ciò che può separare due esseri che alternativamente si amano e si odiano. Sconcertante in questi tempi di guerra, odio e distruzione in Medio Oriente.

1) Il vento può farti impazzire?

Sì, gli uomini sanno benissimo come scatenare le passioni da soli ma quando Khamsin viene coinvolto, perdono il controllo. Questo vento caldo proveniente dall’Egitto, che in poche ore ricopre le città, gli esseri umani e gli animali in uno spesso strato di sabbia gialla, è l’innesco del meraviglioso e del tragico che Isacco e Gabriele vivranno e soffriranno alternativamente. “Ci chiedevamo se esistesse ancora

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