Juliette De Banes Gardonne
Pubblicato il 18 ottobre 2024 alle 11:35. / Modificato il 18 ottobre 2024 alle 13:09
Non cercate le colonne romane o il Colosseo della Città Eterna, Milo Rau le ha fatte saltare con la dinamite. Va detto che le visioni spesso morbide e blande che quest’opera seria si porta dietro fin dalla sua creazione nel 1791 riflettono le insidie di un genere in cui Mozart non era bravo come in duo con il suo librettista da Ponte.
Il contesto della creazione incluso La clemenza di Tito in un contesto molto particolare: commissionata in occasione dell’incoronazione dell’imperatore austriaco Leopoldo II a re di Boemia, l’opera glorifica l’assolutismo e l’immagine di un sovrano benevolo. A Praga la spartizione si scontrerà, fin dalla sua creazione, con le idee dell’Illuminismo. Perché a due anni dalla presa della Bastiglia, le aspirazioni della società borghese in rivolta, più che quelle della nobiltà dell’Ancien Régime, sono sulla bocca di tutti.
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