più di 300 professionisti del cinema sostengono i lavoratori precari dei festival – Libération

più di 300 professionisti del cinema sostengono i lavoratori precari dei festival – Libération
più di 300 professionisti del cinema sostengono i lavoratori precari dei festival – Libération
-

Louis Garrel, Aïssa Maïga Jean-Pierre Dardenne, Agathe Bonitzer… Un collettivo di registi, attori, produttori sostiene la lotta dei lavoratori precari affinché la loro attività sia finalmente regolata da un contratto collettivo adeguato.

Noi, registi, attrici, produttori, distributori, esercenti, tecnici, professionisti del cinema, ci uniamo alla lotta portata avanti dai precari dei festival affinché le loro professioni siano affiliate al regime dell’intermittenza dello spettacolo, con 18 mesi di retroattività e che la loro attività è infine disciplinata da un adeguato contratto collettivo. I festival cinematografici, qualunque sia la loro dimensione o impatto mediatico, sono un elemento essenziale per la vita e la circolazione dei nostri film.

In Francia si contano più di 150 festival cinematografici che, su tutto il territorio nazionale, permettono a migliaia di spettatori di scoprire opere contemporanee o filmografie dimenticate e di incontrare professionisti provenienti da tutto il mondo. Negli anni sono diventati anelli imprescindibili della mediazione culturale, realizzando azioni durante tutto l’anno, creando un ponte tra i nostri film e il pubblico, le scuole e il mondo associativo. I lavoratori di questi festival svolgono missioni a breve termine, intervallate da periodi di non lavoro. Tuttavia, la recente riforma dell’assicurazione contro la disoccupazione (seguita da un’imminente offensiva governativa decisa da un decreto previsto per luglio) li getta in una precarietà tale che la maggior parte di loro sarà costretta a rinunciare alla propria attività. Sono quindi tutte le manifestazioni a cui collaborano che sono in pericolo. Non possiamo convincerci a vederli scomparire. Il Festival di Cannes, che riunisce l’intera professione, non può restare sordo alle loro richieste e deve contribuire, con il suo peso politico, a garantirne la realizzazione.

Primi firmatari:

Joe Dante, John Sayles, John Landis, Abderrahmane Sissako, Neil LaBute, Neil Marshall, Jean-Pierre Dardenne, Clotilde Hesme, Aïssa Maïga, Stan Neumann, Guillaume Brac, David Dufresne, Agnès Godard, Agathe Bonitzer, Maud Wyler, Yann Gonzalez, Romain Cogitore, Nicolas Peduzzi, Arnaud Despallières, Louis Garrel, Alain Guiraudie, Miguel Gomes, Laetitia Dosch, Ariane Labed, Caroline Poggi, Jonathan Vinel, Emma Benestan, Alexis Langlois, Boris Lojkin, Mona Convert, Julien Colonna, Thomas Hakim…

Elenco completo dei firmatari qui.

-

PREV Fiera di Pentecoste 2024 a Nîmes: il programma ora per ora di questo lunedì 20 maggio
NEXT Demi Moore sconvolge la Croisette, Artus festeggia e Bilal Hassani l’attore… Cosa non perdersi a Cannes