a poche ore dalla semifinale, Mustii è preoccupato per questa novità che svantaggia il Belgio, “non ci aiuterà”

a poche ore dalla semifinale, Mustii è preoccupato per questa novità che svantaggia il Belgio, “non ci aiuterà”
a poche ore dalla semifinale, Mustii è preoccupato per questa novità che svantaggia il Belgio, “non ci aiuterà”
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Questa sera il nostro connazionale si aggiudicherà quasi sicuramente – salvo imprevisti inspiegabili visto che è ancora nella top 10 dei bookmaker più astuti – il suo prezioso biglietto per la finale dell’Eurovision di sabato. Ma di quale inversione di tendenza potremmo essere vittime? Gli spettatori abituati a questo grande evento canoro non si lasciano più sorprendere, durante la finale, dai voti geopolitici.

Ma la semifinale quest’anno si rivela una tappa potenzialmente ricca di sorprese visto che, per la prima volta, la giuria non vota. “Il che non ci servirà a nulla”, ha temuto Mustii sulle nostre colonne rivelando il suo titolo carico di speranze belghe, “Before the Party’s Over”. Le chiavi saranno quindi nelle mani del pubblico europeo solo questo giovedì sera (come già avvenuto nel primo tempo, martedì). “I paesi con piccole diaspore in tutto il mondo vengono serviti, mentre prima la giuria poteva aiutare questi piccoli paesi a ripristinare un po’ di equilibrio”. Un cambio di modalità di voto che non dovrebbe però nuocere al nostro Paese come Mustii sembra aver convinto gli osservatori durante le sue prove generali (e contiamo ancora sul buon gusto delle altre nazioni europee).

Una cosa è certa, però, poche ore prima di salire sull’immenso palco di Malmö, città ospitante (dopo la vittoria svedese di Loreen): Mustii non si aspettava di trovarsi di fronte ad un simile barnum. Una performance all’Eurovision, ha confidato lo scorso fine settimana sulle colonne della nostra rivista Max, “è quasi come un video musicale girato dal vivo. Adoro lo spirito rock della musica dal vivo. La mia grande sfida qui, ed è un po’ innaturale per me, è andare verso qualcosa che è molto più bloccato. Tutta la difficoltà sta nel trovare la vita e l’aspetto vivente in questa sfera, affinché non muoia mai”.

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È la perfezione a cui Mustii deve puntare, lo ha capito qualche mese fa quando ha dovuto immaginare la scenografia della sua canzone. “È un lavoro che richiede molto rigore e tempo. Le scadenze sono brevi. La cosa più difficile è lavorare secondo un programma imposto dall’Eurovision. Ad esempio, abbiamo dovuto presentare il concept (storyboard) del servizio e non dovremmo cambiare nulla finché il servizio non sarà scolpito nella pietra. È complicato andare avanti e indietro con l’organizzazione dell’Eurovision per chiedere cambiamenti, devi davvero entrare in lunghe discussioni perché è una produzione enorme e ben oliata. E non mi aspettavo una macchina così grande”.

Non devi dimenticare che ogni effetto richiesto sul palco costa molto alla tua delegazione

Mustii

Soprattutto, rivela il nostro connazionale, quanto più un artista vuole provocare un effetto “wow” sul palco (fuochi d’artificio, coriandoli, ventagli, fiamme e così via…), tanto più la sua esibizione costerà alla sua stessa delegazione. In altre parole, più sei “piccolo”, meno hai logicamente un budget elevato da spendere. “Non dobbiamo dimenticare che ogni effetto richiesto sul palco costa un sacco di soldi… Chiedete il fuoco, le scintille, ogni effetto speciale, è la delegazione del paese che paga l’Eurovision! Dietro c’è tutta un’economia che va gestita. Successivamente, l’idea non è nemmeno quella di tirare tutte le fila, ma di rimanere di classe pur offrendo la canzone ed essendo esplosivi”. Naturalmente è su questo, e sulla forza di “Before the Party’s Over”, che il Belgio conta!

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